SAN CARLO CANAVESE - Il Tribunale di Ivrea ha assolto con formula piena la società Villa Grazia Srl e i suoi amministratori, dalle accuse legate alla morte di un’anziana ospite avvenuta nel 2021 all’interno della struttura sanitaria di San Carlo Canavese. I due erano finiti a processo dopo un tragico episodio: la donna, 86 anni, era legata a una sedia a rotelle con una cintura pelvica quando, riuscendo ad aprire una porta antincendio, cadde lungo una rampa di scale, perdendo la vita.
Il pubblico ministero Valentina Bossi aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione per entrambi gli imputati, ma i giudici hanno ritenuto che non vi fossero responsabilità penali da parte loro. La sentenza, giunta dopo un’accurata analisi delle dinamiche dell’incidente e della gestione della struttura, ha escluso negligenze o omissioni da parte della società e dei suoi amministratori. «Come ampiamente dimostrato nel corso del Giudizio, nella gestione della Rsa sono sempre stati rispettati scrupolosamente tutti i parametri assistenziali previsti dalla normativa regionale, fornendo una presenza di operatori ben superiore a quella legislativamente prevista», fanno sapere i legali della struttura.
Di fatto la sentenza del tribunale di Ivrea ha confermato che l'episodio fu un'imprevedibile fatalità non ascrivibile ad alcuna manchevolezza da parte degli imputati. La struttura, come ratificato dagli Organi di Controllo, aveva preso tutte le precauzioni possibili per assicurare l’assistenza e l’incolumità degli ospiti all'interno della struttura. La notizia, diffusa da alcuni organi stampa, della presenza di un solo operatore in reparto, non è rispondente al vero, come documentato nel corso del dibattimento.