SAN FRANCESCO AL CAMPO - Lo schianto della Freccia Tricolore costato la vita a una bambina di 5 anni ha riportato alla memoria il dramma già vissuto dalla comunità di San Francesco al Campo l'8 ottobre del 1996, quando un cargo Antonov cadde su alcune abitazioni del paese dopo aver tentato l'atterraggio sulla pista dell'aeroporto di Caselle. Quattro le persone che morirono a seguito del tragico schianto: il navigatore Oleg Pripouskov, il copilota Alexandre Ougrumov, i coniugi Fiorentino Martinetto e Maria Perucca, che abitavano nel cascinale contro il quale andò a sbattaere il velivolo.
L'Antonov, della compagnia aerea Aeroflot, all'epoca il più grande velivolo cargo al mondo, era diretto nel Brunei. Sarebbe dovuto atterrare a Caselle per caricare delle auto da trasportare a destinazione ma la manovra di atterraggio si concluse tragicamente. Il pilota non si accorse della fine della pista e tentò di far riprendere quota all'Antonov. Ci riuscì solo parzialmente fino a quando non andò a schiantarsi contro il cascinale di San Francesco.
A bordo c'erano complessivamente 23 persone. Tredici i feriti. Su Caselle, quel giorno, pioveva e la visibilità era scarsa. Le indagini conclusero che il velivolo arrivò «lungo» sulla pista del Sandro Pertini e non riuscì a riprendere quota. Il pilota, russo, patteggiò due anni con la condizionale. Lo schianto dell'Antonov si verificò non troppo distante il punto in cui ieri la Freccia Tricolore, superando le barriere della zona aeroportuale, ha colpito l'auto di passaggio della famiglia Origliasso.