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SAN FRANCESCO AL CAMPO - «L'incubo è sempre presente. Tutti e quattro eravamo lucidi quando è successo, tutti e quattro abbiamo vissuto in diretta l'accaduto. La palla di fuoco, i rumori, il fischio… che ancora oggi mi chiedo cosa potesse essere». Così Paolo Origliasso, in un'intervista al Tg1, ieri sera, ha ricordato, un anno dopo, l'incidente della Freccia Tricolore a Caselle che è costato la vita alla figlioletta Laura. Aveva solo 5 anni.

L'aereo delle Frecce, precipitato sulla pista dell'aeroporto appena dopo il decollo, rimbalzò fino alla strada provinciale, centrando in pieno l'auto della famiglia diretta a casa, a San Francesco al Campo. La piccola rimase incastrata nel mezzo, perdendo la vita. Era il pomeriggio del 16 settembre 2023.

«In quel momento chiunque avrebbe fatto questa cosa (tentare di salvare i figli anche a rischio della propria vita ndr). La cosa più brutta di questa vicenda è che ancora non sappiamo con chi arrabbiarci». Vero: dopo un anno le indagini della procura di Ivrea sono ancora in corso. La prima perizia non ha chiarito se l'aereo è stato abbattuto a causa di un bird strike. Al momento il pilota del velivolo è l'unico indagato per l'incidente.

«Sapere qualcosa di più servirebbe a trovare un po' di pace - ha poi aggiunto la mamma Veronica Vernetto - è passato solo un anno ma lei manca come l'aria, in qualsiasi situazione del quotidiano. Però glielo dobbiamo, dobbiamo sapere che cosa è successo per rispondere a qualche perché. E' per un senso di giustizia».