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SAN FRANCESCO AL CAMPO - Reddito di cittadinanza a centinaia di stranieri mai veramente stati in Italia: una donna di 37 anni residente a San Francesco al Campo nei guai con la giustizia. E’ quanto accertato da una certosina indagine, partita nel 2022. E’ stata condotta dal primo nucleo operativo metropolitano della Guardia di finanza di Torino e coordinata dal pubblico ministero Giovanni Caspani e dalla procuratrice Enrica Gabetta. 

Secondo gli accertamenti degli inquirenti, la 37enne, titolare di un Caf torinese, era al vertice di una «organizzata filiera illecita» per far assegnare il sussidio in vigore in Italia dal gennaio 2019 al gennaio 2024 a persone che, invece, non ne avevano diritto. Pallottoliere alla mano si tratterebbe di 314 stranieri: si spacciavano per senza fissa dimora e beneficiari di protezione internazionale. Risultavano residenti nella Casa comunale senza mai averci abitato un giorno. Nella carte dell’inchiesta risultano, però, circa 3mila pratiche «attenzionate».

La 37enne di San Francesco al Campo è stata condannata a 4 anni e 6 mesi di carcere. Due anni e 9 mesi per il marito, che ha scelto, come la coniuge, il rito abbreviato. La procura le ha contestato anche il reato di «corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio», perché, secondo gli inquirenti, l’imputata si sarebbe fatta pagare per rilasciare le pratiche agli stranieri. 25 euro per ogni pratica, secondo alcuni testimoni. La 37enne si è difesa, sostenendo che avrebbero pagato solo «la tessera del patronato». Secondo le Fiamme Gialle, l’ammontare complessivo della maxi truffa sfiorerebbe la cifra di 1.4 milioni di euro.