SAN GIUSTO CANAVESE - Furioso incendio in via Grametti, devastati frutteto e campi agricoli. Il rogo è divampato nella tarda mattinata di domenica 29 giugno 2025. Le fiamme, che hanno colpito la zona agricola nei pressi del cimitero, sono partite con ogni probabilità dal bordo strada, dove la vegetazione secca e la siccità hanno creato condizioni estremamente pericolose. A dare notizia di quanto successo è stata la stessa sindaca, Giosi Boggio, con un post sulla pagina ufficiale del Comune su Facebook.
«Le fiamme si sono velocemente propagate, alimentate dal vento e dalle alte temperature, prima nel frutteto, dove molte piante da frutta sono state danneggiate e poi nel campo di grano pronto per la mietitura, distruggendone gran parte – spiegano dall’amministrazione comunale sangiustese - Non vogliamo credere a un gesto doloso. È più plausibile che tutto si sia innescato da una leggerezza, forse da un mozzicone di sigaretta gettato a terra senza pensare alle conseguenze. Ma proprio questo ci spinge a una riflessione amara: basta un attimo, un gesto distratto, per causare danni enormi. A farne le spese è stato in particolare il proprietario del campo di grano, che ha visto andare in fumo in pochi minuti il frutto di mesi di lavoro, fatica e speranza. Era visibilmente scosso mentre assisteva impotente alla scena, e non possiamo che esprimere tutta la nostra vicinanza umana a lui e alla sua famiglia».
Sul posto si sono recati prontamente il vicesindaco e successivamente il sindaco, per monitorare la situazione e portare la solidarietà dell’intera amministrazione: «Per fortuna, grazie al pronto e coordinato intervento dei Vigili del Fuoco di Rivarolo, Bosconero e Ivrea, supportati dai volontari della nostra Protezione Civile, è stato possibile evitare il peggio: l’incendio è stato contenuto prima che raggiungesse un’abitazione poco distante e si estendesse ulteriormente. Quello di oggi non è solo un brutto episodio di cronaca locale: è un campanello d’allarme. La terra, il grano, gli alberi, non sono solo elementi del paesaggio. Sono vita, sono fatica, sono storia e identità. E ogni ettaro bruciato è una ferita aperta per tutta la comunità. In un’estate così calda e secca, occorre un’attenzione in più da parte di tutti. Un mozzicone non spento, un fuoco acceso senza controllo, anche solo un gesto disattento, possono trasformarsi in tragedia. A nome dell’Amministrazione comunale, esprimiamo solidarietà all’agricoltore colpito e un sentito ringraziamento a tutte le forze intervenute con prontezza ed efficacia per contenere l’emergenza».