SCARMAGNO - Ciao Canavese ciao: come ipotizzato già da diverse settimane, non si farà la gigafactory da 4000 posti di lavoro nell'ex Olivetti di Scarmagno. Manca solo l'ufficalità ma non è più un segreto che lo svedese Lars Carlstrom sia intenzionato a dirigere i propri sforzi altrove. Il progetto si dovrebbe spostare a Termini Imerese nello stabilimento ex Blutec.

Carlstrom presenterà a breve la sua idea di gigafactory per le batterie al litio a sindaco, sindacati e consiglieri regionali. Esattamente come fece a Scarmagno un paio d'anni fa. In Canavese, oltre al carico di belle speranze e annunci roboanti, ripresi senza indugio anche da diversi politici del territorio, Carlstrom portò solo le idee: di soldi nemmeno l'ombra. E infatti il progetto, nonostante un accordo con i proprietari dell'area, non è mai decollato.

A giorni il Ministero dello Sviluppo economico dovrebbe pubblicare il bando per rilevare lo stabilimento di Termini Imerese, ora in gestione ai commissari della Blutec: solo allora gli imprenditori veramente interessati potranno presentare le offerte. Il primo a farsi avanti per l'ex Blutec è stato l'imprenditore ucraino Sergey Shapran che ha in progetto di realizzare una fabbrica per la produzione di alluminio. Una cosa è certa, la gigafactory in Canavese non si farà.