SCARMAGNO - La Corte di Cassazione, nella sentenza del 26 novembre 2024, ha annullato le condanne penali inflitte ai due imputati per il devastante incendio della Darkem di Scarmagno, avvenuto nella notte del 30 maggio 2016. Il reato è stato dichiarato prescritto, ma restano validi i risarcimenti e il pagamento delle spese legali. Il Comune di Scarmagno, costituitosi parte civile, ha siglato un accordo per garantire i risarcimenti. La vicenda ha attraversato tre gradi di giudizio. Nel marzo 2023 il tribunale di Ivrea aveva condannato i due imputati a tre anni di reclusione, pena poi ridotta a due anni e dieci mesi dalla Corte d’Appello di Torino nel gennaio 2024. Il ricorso accolto dalla Cassazione, tuttavia, ha portato alla prescrizione.
Quel 30 maggio l'allarme scattò poco dopo le 21. Una dozzina di squadre dei vigili del fuoco ebbero ragione delle fiamme dopo molte ore di lavoro. E fu un miracolo se non si registrarono morti. La squadra 81 di Ivrea dei pompieri, la prima ad arrivare sul posto, venne investita dalla prima esplosione. I vigili del fuoco vennero investiti dall'onda d'urto e dalle fiamme. Il più grave, ricoverato al Cto di Torino, riportò ustioni del terzo grado sul corpo. Alcuni detriti generati dalle esplosioni vennero poi ritrovati in un raggio di 200 metri dall'azienda. Per fortuna quando divampò il rogo nel capannone non c'erano operai al lavoro. I sette vigili del fuoco rimasti feriti sono stati di recente insigniti della medaglia al valor civile.