SCARMAGNO - Si è concluso con una riduzione di pena il processo in Corte d'Appello a Torino per l'incendio della Darkem di Scarmagno, avvenuto il 30 maggio 2016. Per i fratelli Giuseppe e Davide D'Arco, ritenuti responsabili di quanto accaduto, la Corte ha pronunciato una sentenza di condanna a 2 anni e 10 mesi, contro i tre anni comminati in primo grado dalla giudice Antonella Pelliccia del tribunale di Ivrea. Quel 30 maggio l'allarme scattò poco dopo le 21. Una dozzina di squadre dei vigili del fuoco ebbero ragione delle fiamme dopo molte ore di lavoro. E fu un miracolo se non si registrarono morti. La squadra 81 di Ivrea dei pompieri, la prima ad arrivare sul posto, venne investita dalla prima esplosione. I vigili del fuoco vennero investiti dall'onda d'urto e dalle fiamme. Il più grave, ricoverato al Cto di Torino, riportò ustioni del terzo grado sul corpo. Alcuni detriti generati dalle esplosioni vennero poi ritrovati in un raggio di 200 metri dall'azienda. Per fortuna quando divampò il rogo nel capannone non c'erano operai al lavoro. I legali dei titolari faranno sicuramente ricorso in Cassazione.
SCARMAGNO - Incendio alla Darkem, pena ridotta in appello per i titolari dell'azienda
Scarmagno Si è concluso con una riduzione di pena il processo in Corte d'Appello. Una dozzina di squadre dei vigili del fuoco ebbero ragione delle fiamme dopo molte ore di lavoro. E fu un miracolo se non si registrarono morti
