SPARONE - Due mucche, sfuggite da tempo al controllo del loro proprietario, piombano in centro al paese e vengono abbattute per ragioni di sicurezza e tutela dell’incolumità pubblica. E’ quanto è successo nei giorni scorsi a Sparone. L’episodio si è verificato lo scorso 7 gennaio 2025 intorno alle 13. I due animali si erano allontanati dalla mandria e dalla custodia del proprio allevatore a fine settembre scorso, di rientro dal pascolo in un alpeggio nel territorio di Ribordone. Il proprietario ha cercato in tutti i modi di recuperare i bovini, ma senza risultato. L’uomo, correttamente, si è a quel punto subito rivolto al nucleo carabinieri forestali di Pont Canavese e all’Asl To4, denunciando l’allontanamento della coppia di mucche.
Insieme al servizio veterinario dell’azienda sanitaria, nelle settimane successive alla fuga si è provato più volte a catturare i due bovini, coinvolgendo anche diverse persone. I tentativi di avvicinare e bloccare gli animali sono però falliti. Nei giorni dell’Epifania le due mucche sono state avvistate in un prato nel comune di Sparone. A quel punto, valutata la possibilità che nel loro girovagare senza meta potessero diventare un pericolo serio per la pubblica incolumità, è arrivato da parte delle autorità competenti l’ok ad abbatterle.
Un finale che ha fatto un po’ discutere. «Nel 2025 non riusciamo a recuperare due mucche che si erano semplicemente allontanate perché in cerca di cibo (da mesi)? – ha scritto alla nostra redazione un residente - i miei nonni ed i margari sparonesi avrebbero senz'altro saputo come gestire i bovini senza l’uso dei fucili. Non erano orsi, con tutto il rispetto per gli orsi. Non vi erano soluzioni alternative? Ad esempio narcotizzando i bovini che stavano brucando quel po’ di erba in totale tranquillità senza creare alcun pericolo».
«Mi spiace per quello che è successo, ma la soppressione delle due mucche, che giunte così vicino al centro abitato potevano diventare pericolose per la pubblica incolumità, era l’unica soluzione possibile – spiega la sindaca, Anna Bonino – è una decisione che non ha preso il Comune. Mi sono confrontata con i veterinari dell’Asl che mi hanno evidenziato come per animali di quelle dimensioni la sedazione deve essere effettuata da distanza ravvicinata. Questo ovviamente non era possibile farlo in sicurezza, senza il rischio di essere caricati dai bovini. Capisco che quanto successo abbia creato un po’ di apprensione e toccato la sensibilità e le emozioni di ognuno di noi. Tutto si può fare sempre meglio. L’unica critica però che mi sono sentita di fare come sindaca, responsabile della salute dei propri cittadini, è sulle tempistiche in cui mi è stata comunicata la decisione di procedere all’abbattimento. Anche l’Asl si è scusata in merito con la sottoscritta, ma l’intervento non si poteva più ulteriormente rimandare. Con un po’ più di preavviso avremmo certamente potuto informare gli sparonesi meglio e con un certo preavviso di cosa stava avvenendo e del perché».