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RIVAROLO CANAVESE - Il giudice di Ivrea, Ombretta Vanini, ha convalidato questa mattina l'arresto di Renzo Tarabella, il pensionato 83enne, ora ricoverato al Giovanni Bosco, che sabato sera, a colpi di pistola, ha ucciso quattro persone in un alloggio di Rivarolo Canavese: la moglie, il figlio disabile e i vicini di casa proprietari dell'abitazione. Dovrà rispondere di omicidio plurimo aggravato. 

La procura di Ivrea, al momento, non ha contestato l'aggravante della premeditazione. I due biglietti di Tarabella, ritrovati dai carabinieri sul tavolo della cucina, sarebbero stati scritti dopo la strage. «I due hanno insultato mio figlio già morto. È giusto che paghino per quello che hanno detto. Ho dovuto farlo grazie a questa società», ha scritto Tarabella riferendosi ai padroni di casa, freddati con un colpo di pistola alla testa. Biglietti che hanno confermato il disagio dell'uomo ma che, di fatto, non rappresentano un vero e proprio movente.  

Domani il medico legale Roberto Testi effettuerà le autopsie a Torino poi dalla procura di Ivrea dovrebbe arrivare il nullaosta per i funerali.