STRAMBINO - Addio al presidente della Pro loco. Lutto a Strambino, che martedì 24 ottobre 2023 alle ore 10.30 si fermerà idealmente per attendere l’arrivo sul sagrato della chiesa parrocchiale del feretro di Domenico Martelli e accompagnare lo stimato 71enne nel suo ultimo viaggio terreno.
Domenico Martelli ha guidato la Pro loco per 15 anni. Aveva fondato insieme alla figlia la ditta Desma, azienda che si occupa dal 2015 di assemblaggio e montaggio di componenti elettroniche, selezione di materiale plastico e settore automotive. Lascia l’amata Elena, la figlia Samanta con Dario, la sorella Maddalena con il cognato Rolando e i nipoti.
«Oggi è una brutta giornata perchè se ne va una persona di valore, un amico vero – lo ha ricordato su Facebook Fabio Santina della Pro loco strambinese - Se ne va soprattutto un uomo del si, un uomo che in un modo o nell’altro guardava a domani e mai a ieri, un uomo che aveva il piacere di fare e di collaborare sempre, un uomo che anche nell’ultimo periodo ha sempre spostato l’orizzonte un pó più in là. Alle prossime riunioni che faremo, quando non ti vedremo arrivare, penseremo ancora una volta che ti sei dimenticato il giorno giusto. Addio Domenico, avevamo ancora bisogno di te ma ci hai insegnato tanto lo stesso. Il mio grazie».
«Un altro lutto gravissimo per il Comune di Strambino – ha commentato la sindaca, Sonia Cambursano - Ci lascia Domenico Martelli, una persona di raro spessore morale e umano. Sempre pronto ad aiutare tutte e tutti, nei miei 9 anni da sindaca non c'è stata un'occasione in cui Domenico non sia stato disponibile ad aiutarci a mettere in atto idee, iniziative, eventi. Sempre un passo indietro, non amava i riflettori, spesso mi “sgridava” se lo chiamavo a prendere il microfono e lo ringraziavo pubblicamente, perché era una persona riservata, che si metteva al servizio del prossimo con abnegazione, per la sola gioia di farlo. A sua figlia Samanta il mio più sincero e caloroso abbraccio, perché so cosa vuol dire perdere un papà che è stato una persona straordinaria, che nessuno e nessuna di noi potrà dimenticare».
