STRAMBINO - Sono ore di lutto a Strambino e in tutto il Canavese dove ha destato profondo cordoglio la notizia della morte di Gian Vittorio Icardi. Classe 1951, il “prof” come veniva chiamato dai sui allievi, amici e conoscenti è stato strappato all’affetto dei suoi cari da un brutto male contro cui ha combattuto con coraggio fino alla fine. La scomparsa di Gian Vittorio Icardi lascia un vuoto enorme nel mondo dello sport locale. Lo stimato ex insegnante di educazione fisica alle scuole medie è stato, infatti, un talentuoso atleta e giocatore di bocce, ma soprattutto è stato fondatore, allenatore e dirigente della società Atletica Strambino nata a cavallo tra la fine degli anni ’90 e il 2000.
«Se ne va un uomo buono e generoso, che ha dedicato la sua vita allo sport e ai ragazzi e alle ragazze. Su di lui potevi sempre contare – lo ha ricordato la sindaca di Strambino, Sonia Cambursano - Faceva volantinaggio ogni inizio d'anno scolastico per reclutare nuove leve da iniziare alle gioie dell'atletica e poi tutti al bar a fare colazione. Era sempre aperto al confronto, ti sosteneva con convinzione e non ti risparmiava una critica sincera e sempre costruttiva, quando era il momento. Ma tu sapevi sempre di poterti fidare, era il suo essere intrinsecamente "prof" che non lo ha mai abbandonato. A lui piaceva insegnare le gioie dello sport, nel Comune di Strambino ha fatto un piccolo miracolo creando una società di atletica che è presto diventata un punto di riferimento ben oltre i confini del paese. Al campetto di atletica accoglieva tutte e tutti, facendo sentire chiunque a casa, a prescindere da quanto venisse da lontano o quale fosse il colore della sua pelle».
«E poi per me è anche "il mio prof", quello che non smetteva mai di pungolarmi perché da adolescente ero pigra e poco incline allo sport. Non ha mai mollato, con garbo e fermezza mi ha spinta a fare sport e se oggi mi piace così tanto l'attività fisica il merito è anche suo, per non aver mai mollato la presa. Per lui nessun ragazzo e nessuna ragazza andava lasciato solo, la sua vita è stata un esempio di dedizione agli altri e allo sport, sua grande passione. Alla sua famiglia porgo le mie condoglianze più sincere, consapevole del vuoto che lascia un così grande uomo. Strambino ti sarà sempre grata, prof. Se oggi abbiamo questa meravigliosa pista di atletica lo dobbiamo alla tua capacità di averla sognata».