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VOLPIANO - In tribunale a Ivrea si è concluso un drammatico processo relativo a maltrattamenti familiari che ha visto protagonista una donna di 77 anni, costretta a denunciare la figlia di 45. La donna è stata vittima di una lunga dipendenza e di comportamenti violenti. La sentenza, emessa dal collegio presieduto dalla giudice Stefania Cugge, ha condannato la figlia a 3 anni e 11 mesi di reclusione, oltre a una multa di 2500 euro e al pagamento di una provvisionale di 15 mila euro in favore della madre, parte civile nel processo. Per proteggere la vittima, è stato anche imposto alla figlia il divieto di avvicinamento.

La vicenda ha avuto luogo a Volpiano, dove la 77enne, dal 2017, ha subito abusi e continue richieste di denaro da parte della figlia. Ogni rifiuto era stato seguito da episodi di violenza: schiaffi, spintoni e, in alcuni casi, veri e propri tentativi di furto. In un’occasione, la figlia è riuscita a sottrarre 150 euro che la madre aveva nascosto sotto la maglia; in un’altra, ha cercato di strapparle dalle mani gli anelli dopo il rifiuto di darle 300 euro.

Nonostante tutto, la 77enne non avrebbe mai voluto denunciare la figlia. Lei e il marito, scomparso a gennaio 2023, hanno tentato più volte di aiutarla, offrendole impiego nell’azienda di famiglia e, successivamente, come badante per il padre malato. Tuttavia, le necessità economiche della figlia sembravano incolmabili, aggravate da cartelle esattoriali di oltre 140 mila euro, che si sono accumulate a causa di una raffica di infrazioni stradali.