VOLPIANO - Licenziati tutti gli 85 lavoratori della Arihant a Volpiano. «Stante la cessazione dell'attività e l'impossibilità di ricollocare i lavoratori, mi vedo costretto a comunicare il recesso dal rapporto di lavoro a partire dall'8 giugno»: sono le parole messe nere su bianco in una lettera firmata dal curatore fallimentare e arrivata nelle mani degli ex, a questo punto, dipendenti della ditta.
E’ il finale peggiore di una crisi esplosa con fragore lo scorso giovedì 4 maggio 2023, in contemporanea alla manifestazione ad Ivrea delle lavoratrici e dei lavoratori Wind3 preoccupati per il loro futuro occupazionale. In quelle stesse ore a Volpiano proprio i sindacati erano scesi in campo al fianco dei dipendenti della Arihant. Un presidio davanti ai cancelli che faceva seguito alla messa in liquidazione della Arihant.
Negli ultimi anni, l’azienda è balzata più volte agli onori della cronaca a causa di alcuni momenti difficili, passaggi di proprietà e cambi di nome: da Cov a Manifattura Volpiano e da MV a Arihant. Della delicata vicenda si è interessata anche l’amministrazione comunale e il sindaco volpianese, Giovanni Panichelli, chiedendo insieme alle organizzazioni sindacali un incontro con l’assessora al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino e coinvolgendo nelle iniziative a tutela dei lavoratori le principali amministrazioni comunali in cui risiedono i dipendenti.
Ora, concludono dai sindacati, l’importante è riuscire a velocizzare tutte le procedure di accesso alla Naspi affinché gli addetti non rimangano senza un reddito.