VOLPIANO - Luigi Marando, 36 anni, è stato arrestato con l'accusa di traffico internazionale di cocaina. Cresciuto in paese ma nato a Cuorgnè, Marando è uno dei volti più noti della criminalità organizzata legata al Canavese. L’operazione condotta dallo Scico della Guardia di Finanza di Milano e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha portato all’arresto di 15 persone tra Lombardia, Calabria e Piemonte. Secondo gli inquirenti, il gruppo importava cocaina in Europa, anche attraverso il porto di Rotterdam, e comunicava tramite telefoni criptati.
Marando, noto come «Gino» o «Dsquared2», nei messaggi cifrati, avrebbe avuto un ruolo chiave nella gestione dei traffici nel Nord Italia. Sui social si mostrava tra auto di lusso e riferimenti a Scarface, presentandosi come «Luigi ’i Pascalinu», il figlio di Pasquale Marando, storico boss della ‘ndrangheta ucciso nel 2002 in un agguato a Platì.
Nonostante fosse sottoposto a sorveglianza speciale e obbligo di dimora in Calabria, Luigi era riuscito a rientrare più volte a Volpiano, muovendosi anche nella zona di Leinì, dove avrebbe continuato a gestire affari. L’arresto segue quello dello zio Rosario, fermato a luglio a Roma nell’ambito dell’operazione Anemone, che ha smantellato un traffico di droga gestito da ‘ndrangheta e mafia albanese.








