VOLPIANO - Un rumore continuo e fastidioso, che dura per tutto il giorno fino a notte inoltrata. Per combatterlo non bastano i tappi per le orecchie o chiudere le finestre, cosa che per altro, durante la bella e calda stagione, crea un ulteriore problema. E’ la delicata situazione che stanno vivendo a causa di un generatore di corrente elettrica i residenti di via Meana e corso Platone a Volpiano.
Esasperati, dopo essersi rivolti senza risultati al primo cittadino e alle forze dell’ordine, i volpianesi hanno depositato ora una raccolta firme ad hoc in Municipio. Una petizione sottoscritta da una trentina di famiglie. «E’ da più di un anno che viviamo con questo disagio – spiegano gli abitanti di via Meana – Nel 2019 uno dei terreni ad uso agricolo che si trovano dall’altra parte della nostra strada, nei pressi della nuova circonvallazione, è stato ceduto ad una famiglia di nomadi. Sono 7-8 persone. All’inizio andava tutto bene. Poi, hanno messo in funzione un generatore di corrente e sono iniziati i problemi. E’ acceso praticamente h24. L’altra sera l’hanno spento alle due di notte. E’ un rumore fastidioso e continuo con cui devono convivere, cercando di dormire, persone che si alzano presto per andare a lavoro o anche malate e quindi bisognose di riposo».
«Capiamo che per loro quell’attrezzatura sia fondamentale, ma bisogna trovare una soluzione che vada bene per tutti – aggiungono i firmatari della petizione – A lamentarsi non è solo chi abita in via Meana, ma pure in corso Platone: a 400 metri in linea d’aria dall’apparecchiatura. Giusto per far capire la portata del rumore. La scorsa primavera ci siamo rivolti all’amministrazione comunale, spiegando la situazione di persona al sindaco di Volpiano. Siamo tornati in Comune ad inizio settembre. Nel frattempo segnalazioni sono state fatte anche ai carabinieri della città e della compagnia di Chivasso. Non abbiamo ottenuto nulla. Per questo, oltre alla petizione, arrivata sul tavolo dell’ufficio ambiente del Comune, ci siamo rivolti ad un avvocato. Stiamo valutando di contattare Arpa per accertamenti sull’inquinamento acustico portato da quel generatore. Siamo preoccupati. Ci sentiamo trascurati, come cittadini di serie “b”. Speriamo si possa fare qualcosa presto per risolvere questa criticità».