AGLIE’ - Nel momento in cui moderazione e la gentilezza si uniscono alla forza, diceva Mahatma Gandhi, quella forza diventa irresistibile. Due qualità che non mancano di certo ai membri di «Spirit of the Game», fondazione internazionale in forte espansione in tutto il mondo e presente anche in Canavese grazie alla alladiese, Simonetta Gedda, che per il sodalizio svolge il ruolo di Head of Marketing & Communication Global e Continental Chief per l’Europa.
Non si tratta dell’ennesima Ong, ma è da considerarsi come una rete di reti costituita da un gruppo di esperti, una coalizione di coaches/consulenti e un movimento sociale, tutti volti a massimizzare i guadagni socio-ambientali. La mission è quella di ispirare e sensibilizzare le persone e le organizzazioni ad assumersi la responsabilità personale per il loro impatto sul mondo e creare una nuova definizione di vittoria in tutte le aree della società.
«Sono stata contattata da Spirit of the Game – racconta Simonetta Gedda – Cercavano volontari in tutto il mondo ed io ho risposto per il ruolo National Director per l'Italia. Per me, è importante “agire” quando qualcosa non va bene per cui mi ritrovo molto nello spirito della fondazione. Ho viaggiato molto per lavoro, e ho avuto la possibilità di conoscere persone e culture differenti. E’ stato formativo a livello umano e professionale e credo di poter dare un contributo alla fondazione e a tutte le attività che portiamo avanti a livello internazionale».
Insieme ai colleghi, Simonetta Gedda sta lavorando per far crescere Spirit of the Game sia dal punto di vista delle forze in campo (con nuovi volontari e alfieri del sodalizio) sia per quanto riguarda i servizi offerti e le partnership. Dal mondo universitario e giovanile alle imprese, i campi d’azione sono molteplici e le sfide da affrontare non mancano. «Tra i pilastri su cui la fondazione opera c’è la divisione The Impactful Women Network – spiega Simonetta Gedda – E’ una specifica sezione dedicata al mondo femminile. Una rete globale per donne di ogni estrazione che vogliono massimizzare il loro impatto positivo sulla società e sul pianeta. Una community avente lo scopo di aiutarle ad acquisire consapevolezza nei diversi ambiti della loro vita: diritti e doveri in generale, che sono ancora carenti nel nostro paese».
Per quanto riguarda il territorio, è nata una felice collaborazione con Radio Dream On Fly (di Torino) con la quale ogni venerdì pomeriggio va in onda un talk show che si chiama «No Label - Aperitivo Inclusivo». Il talk va in live streaming su diversi canali, anche social, e si occupa di tematiche legate al women empowerment in modo allegro e meno tradizionale: «Venerdì 10 febbraio alle 19.30 andrà in onda "Il Coraggio delle Donne" – spiega Simonetta, che conduce il programma insieme alla brava e preparata Valentina Rainone – Avremo ospite l’atleta canavesana Silvia Grua. Ci racconterà la sua storia e il suo libro. Sicuramente sarà di ispirazione per tutti quelli che hanno affrontato o stanno affrontando gli ostacoli e le “salite” che la vita ci mette davanti. Nei talk abbiamo poi già parlato di cosa pensano gli uomini delle donne, di come la cultura può aiutare nel processo del gender equality, di come diventare leaders al femminile e di arte. Parleremo anche di musica, sport, imprenditoria, mental health. E’ una live "gender inclusive" dove non ci sono etichette, rivolta ad aiutare il mondo femminile a prendere consapevolezza delle proprie capacità».
Non finisce qui, tuttavia: «Vorrei realizzare una collaborazione con il Politecnico di Torino per un progetto cross-countries legato alle facoltà di ingegneria e il mondo femminile su cui stiamo lavorando in Messico, Romania e Filippine – conclude Simonetta Gedda – Mi piacerebbe poi unire le forze con una o più aziende (possibilmente con mentalità internazionale) con cui attivare delle partnership ed erogare servizi di coaching/mentoring. Altro versante è quello di fungere da NGO delle NGO, quindi un punto di aggregazione fra ONG locali e quello nel mondo. Essendo la Chair for Europe e la Head of Marketing SotG Global, mi piacerebbe, infine, usare il nostro territorio come pilota per tutti i progetti che abbiamo in cantiere. La porta è aperta ovviamente per tutte le persone che vogliono salire a bordo di questo bel viaggio, come volontari, come ambassador o partecipare al nostro talk».