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AGLIE’ - Restaurato, grazie al Lions club alto Canavese, il dipinto raffigurante la sindone. Il Lions club Alto Canavese, che si accinge a chiudere il brillante anno della presidenza di Nella Falletti Geminiani, si è fatto promotore di un «service» nell’area della cultura, della valorizzazione delle risorse del territorio, della conservazione del patrimonio artistico.  Lo spunto è giunto dal Centro Internazionale di Studi sulla Sindone, che ha segnalato la presenza, nella chiesa già della Confraternita di Santa Marta in Agliè e dedicata alla stessa Santa evangelica, di una copia della Sindone in grandezza naturale. Il restauro del prezioso reperto ha così avuto il sostegno del Lions alto canavesano grazie all’entusiasmo della presidente, sostenuta dal club compatto.

Si conoscono oltre cento di tali manufatti, presenti sia in Europa sia nell'America del Sud, a partire dal XVI secolo, ma la caratteristica peculiare della Sindone in Agliè consiste nel fatto che si tratta di un esemplare firmato datato 1708. E’ opera di Giovanni Battista Fantino o Fantin. Esistono soltanto altre tre copie in grandezza naturale di questo autore, oltre ad alcune incisioni. Questo fa della Sindone di Agliè una preziosa testimonianza. Purtroppo le condizioni di conservazione della copia, ritrovata casualmente nel 1978 nella sagrestia in Santa Marta, erano decisamente inadeguate, tali da provocare nel tempo problemi al telo e all'immagine riprodotta.

L'intervento del Lions Club Alto Canavese ha consentito di affidare l’opera alle sapienti mani della restauratrice Cinzia Oliva. Ci sono voluti otto mesi di lavoro per fermare il degrado, riportare alla vista le parti improvvidamente nascoste al momento del fissaggio su una tavola di legno e mettere in sicurezza con un nuovo allestimento il reperto.  Il restauro ha stimolato a compiere ulteriori ricerche sull'autore. Il complesso restauro ha consentito di presentare al pubblico il risultato del lavoro in occasione di un evento organizzato ad Agliè sabato 3 giugno 2023. A corredo del restauro è stato pubblicato sotto l’egida del Lions Club Alto Canavese un opuscolo riccamente illustrato intitolato «La Sindone, il Fantin(o) e la copia di Santa Marta in Agliè».

«Extractum ab originali Taurini - Percorsi iconografici e botanici intorno alla Sindone»: questo il titolo della Giornata di Studio che si è svolta presso il Castello di Agliè, preliminarmente alla presentazione del reperto restaurato, collocato in bella vista nella Chiesa di Santa Marta, nell’ambito della manifestazione «Appuntamento in giardino 2023».  Il programma scientifico della mattinata si è aperta con i saluti istituzionali di Marco Succio, sindaco di Agliè, di Nella Falletti, presidente Lions Club Alto Canavese e quindi di Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, Vescovo di Ivrea. Nella Falletti ha anche ringraziato Don Luca per la disponibilità nel concedere l’accesso alla Chiesa di Santa Marta ed i soci Lions per il supporto all’operazione.

La giornata di studio ha visto gli interventi di Gian Maria Zaccone ricercatore del Ciss (Centro Internazionale di Studi sulla Sindone), Paolo Cozzo (Università degli Studi di Torino), Paola Tomatis e Federico Valle (Ciss), la restauratrice Cinzia Oliva, Paola Iacomussi (Inrim – Responsabile Illuminazione e Conservazione Commissione Diocesana Sindone), Paolo Di Lazzaro (Enea di Frascati – vicedirettore del Centro Internazionale di studi sulla Sindone), Giorgio Rondi (Linificio Canapificio Nazionale); Filippo Servalli (R&D RadiciGroup), Gian Maria Zaccone (Ciss, Ateneo Pontificio Regina Apostolorum). In chiusura di giornata gli interventi di Nello Balossino (Università degli Studi di Torino) ed Enrico Simonato (Ciss). Massimo Borghesi (Spaba) ha terminato gli interventi con il tema «I fiori nell’iconografia sindonica». In conclusione del prestigioso evento la visita alla Cappella di San Massimo nel castello di Agliè con la copia ottocentesca della Sindone.