CANAVESE - L’anno scorso a fine aprile è stata ufficialmente fondata l'Associazione Culturale «Terre da raccontare», con lo scopo di continuare il lavoro iniziato con il precedente progetto «Terre del Canavese», per la valorizzazione del territorio anche mantenendo viva la memoria storica degli eventi che l'hanno interessato. Il primo grande lavoro è stato il docufilm «Con gli occhi di Florenc» che ha raccontato un tragico evento del secondo conflitto mondiale avvenuto a Bosconero. Visto il grande successo di critica e pubblico, l'associazione ha deciso di narrare un altro pezzo di storia: l'eccidio nel 1944 di 16 partigiani a Caluso, nonché il racconto degli eventi che successivamente hanno coinvolto il partigiano Giovanni Borca detto «Oscar», sopravvissuto alla fucilazione.
Le riprese sono iniziate in questi giorni sotto l'attenta regia di Stefano Centrone, coadiuvato da Luca Ariano, Rino Coppola e Ivo Chiolerio. Proprio Chiolerio ha coinvolto nel progetto Devis Ughetti, collezionista di uniformi, mezzi e oggetti della II guerra mondiale.
Racconta Ughetti di come è sorta questa collaborazione: «Dopo avermi presentato l’associazione il cui scopo è tenere viva la memoria storica del territorio Canavesano, sapendo che sono un collezionista di vari oggetti del periodo bellico, mi ha chiesto se potevo prestare un paio di uniformi tedesche a dei loro attori per la realizzazione di "Con gli occhi di Florenc”. Entrati nel dettaglio del progetto mi è stato chiesto se potevo anche dare un’assistenza storica e scenografica durante le varie scene di guerra che si sarebbero dovute realizzare, vista anche la mia esperienza pregressa come videomaker nella realizzazione di film e documentari. La proposta mi ha subito affascinato. Le sfide per la realizzazione di quel primo docufilm sono state molteplici ma, come si dice, l’unione fa la forza e sono state tutte superate andando oltre le aspettative. Un fattore molto importante è stata la coesione sorta tra noi; infatti con il regista e presidente dell’associazione Stefano Centrone, con il ricercatore storico e curatore del soggetto Luca Ariano e lo sceneggiatore Rino Coppola l’intesa è stata immediata e spontanea, un'affinità che ha contagiato tutto il team impegnato nelle riprese e gli associati di Terre da Raccontare di cui anch'io - ora - mi onoro di farne parte».
«Dietro le quinte del set ho potuto vedere di persona l’enorme e complesso lavoro organizzativo, burocratico e tecnico che richiede un progetto ambizioso come questo. Aprendo un breve focus sulla mia partecipazione in qualità di "costumista e scenografo bellico”, la sfida più grande è stata di cercare di realizzare tutte le scene richieste con il maggior dettaglio e realismo possibile, utilizzando il solo materiale a mia disposizione per esempio modificando all’occorrenza un’uniforme di un tipo per farla sembrare ad un’altra richiesta in un particolare contesto. Questo tipo di intervento ovviamente è stato possibile farlo su alcune uniformi repliche e non su quelle originali! In alcuni contesti mi sono dovuto inventare completamente una scenografia: un giorno Stefano mi messaggia e mi chiede se fosse stato possibile vestire un paio di piloti americani e metterli vicini ad una lavagna per simulare una scena di briefing… non avendo una lavagna mi è venuto in mente di metterli vicino ad una Jeep Ford GPW del 1944 con una carta geografica ed alcuni accessori poggiati sul cofano e fare la scena all’aperto vicino la pista di decollo degli amici del campo volo di Montaldo Dora. Amici, si gli amici in queste cose servono; il bello di questi progetti è che permettono di conoscere e far conoscere persone, ampliare ed infittire le collaborazioni, come si dice oggi: fare rete».
«Ora sto partecipando ad un nuovo docufilm che avrà come titolo «Eroi silenziosi» che vede anche la preziosa collaborazione di Susanna Cappa in qualità di costumista per gli abiti civili, del fotografo Domenico Persichella, di Silvio Giovetti per le ricerche storiche e di altri reenactors e collezionisti di uniformi arrivati in scena vestiti di tutto punto». Le riprese sono appena cominciate ma il film sarà presto presente nelle sale e alla sua visione non si potrà mancare. (P.r)