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CANAVESE - Miele prodotto da api che passano l’estate in alpeggio, ma svernano in Liguria, menu con la «carta del pane» per pagnotte diverse tutti i giorni, cioccolatini realizzati artigianalmente con macchinari d’epoca di una cioccolateria storica, agnolotti ripieni di cinghiale al civet, salatini alla bagna cauda, «cavagne» di composte di frutta recapitate on line, torte di design 3d, derby Italia-Spagna tra prosciutti crudi, grappoli per passiti appesi ai balconi.
 
Un affresco dai mille sapori compone l’offerta dei nuovi Maestri del Gusto che sono stati premiati domenica 18 settembre alle ore 11 al Centro Congressi Santo Volto di Torino. La selezione più rigorosa e più attesa dell’enogastronomia torinese si è infatti da poco conclusa, attribuendo l’ambito titolo di «Maestro del Gusto di Torino e provincia 2023-2024» a 222 imprenditori eccellenti dell’enogastronomia locale, migliori rappresentanti, secondo Camera di commercio di Torino, Slow Food e Laboratorio Chimico camerale, di quanto di buono si produce e si vende sul territorio.

Le new entry della nostra zona sono: la Bottega del canestrello di Borgofranco d’Ivrea, la rosticceria Lorenzini di Brandizzo, il panificio di Maggio a Caselle, l’Antica Pasticceria Belmonte di Cuorgnè.

Dei 222 Maestri selezionati, 202 sono riconferme, 20 i nuovi. Sono invece 118 i Maestri da sempre, selezionati da almeno 5 edizioni consecutive. I Maestri si suddividono anche in questo biennio in 26 categorie merceologiche, dalla a di aceterie alla v di viticoltori. La categoria più rappresentativa è quella delle pasticcerie (con 29 rappresentanti di cui 4 nuovi), seguita dai viticoltori (22 di cui 1 nuovo) e a pari merito gelaterie (19, di cui 2 nuove) e aziende agricole (19, di cui 2 nuove). Esistono anche categorie più originali come gofri e miasse, con ben 3 rappresentanti, molini (3), case da tè (2), produttori di olio (3) o di vermut (2). Sono due le categorie con un solo rappresentante ciascuna: le aceterie e i salumifici. Il numero e la varietà dei prodotti offerti sono, invece, incalcolabili: si va dalla più severa tradizione culinaria torinese, con agnolotti, carne fassona, cioccolato artigianale, alle realizzazioni più innovative come il gelato gastronomico, le farine di antichi semi, gli oli di nocciole, il caffè decaffeinato ad acqua, i panettoni in vaso cottura, le tisane istantanee, e molto altro. Dal punto di vista geografico sono 75 i Maestri del Gusto attivi nella città di Torino, 147 in provincia. Dei 20 Maestri del Gusto nuovi ben 15 sono in provincia.