CASTELLAMONTE - Una felice tradizione che si rinnova grazie ad un evento capace di regalare sempre emozioni uniche. Fervono a Castellamonte i preparativi per la 70esima edizione del Carnevale medievale del Canavese. Sono giorni di intenso lavoro e preparativi in casa della Pro loco, anime e cuore organizzativo della manifestazione.
Mentre in città cominciano a circolare rumors e indiscrezioni sui potenziali candidati a vestire i panni della contessa Isabella di Montebello e del conte Bernardo Gaio, raccogliendo il testimone da Michela Valerio e David Mellini (Bela Pignatera e Primo Console dell'antico Carnevale di Castellamonte 2023), prende forma e sostanza il programma dell’attesa iniziativa.
Si gioca d’anticipo e si parte domenica 28 gennaio 2024 alle ore 10 con il ritrovo in piazza Martiri della Libertà e, dopo un a breve sfilata, con il raduno in sala consiliare a palazzo Antonelli per la presentazione di: damigelle, terzieri, clavario e piatto del Carnevale, realizzato in terra rossa da Maurizio Grandinetti. Nell’occasione, dopo la presentazione del manifesto dell’evento ideato da Guglielmo Marthyn, ci sarà anche la riconsegna delle chiavi della città da parte della Pignatera nelle mani del sindaco castellamontese, Pasquale Mazza. Sabato 3 febbraio il momento clou dell’uscita dei personaggi 2024 con il corteggio storico a partire dalle 20 e la nomina e presentazione dei nuovi reali.
Tanti gli eventi collaterali in programma: dalla serata teatrale, calendarizzata per giovedì 8 febbraio nel teatro della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, al ritorno della tombolata, passando per la cena del Carnevale, libera e aperta a tutti, di sabato 10 al padiglione in zona piazza della Repubblica. Proprio il padiglione sarà la grande novità logistica della manifestazione. Domenica 4 febbraio spazio al carnevale dei bambini. Domenica 11 l’uscita del Pignatun alle 10.30 in piazza Vittorio Veneto e la successiva benedizione e distribuzione dei fagioli grassi. Gran finale mercoledì 14 febbraio con la sfilata notturna dei carri allegorici e il rogo del Pignatun.