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CASTELLAMONTE - Sabato 17 maggio, al Cantiere delle arti di Castellamonte, in occasione di Buongiorno Ceramica 2025, è stata inaugurata la mostra «Terre di confine – ceramiche in dialogo». Al taglio del nastro erano presenti il sindaco, Pasquale Mazza, l’assessore alla cultura, Claudio Bethaz, Anne Marie Blanchard con suo marito Marc e la figlia Caroline e gli artisti canavesani Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Davide Quagliolo.

La mostra segna un incontro, un ponte di scambi culturali e artistici fra due città di eccellenza ceramica: Moustiers Sainte Marie (in Francia) e Castellamonte. «L’inaugurazione è avvenuta durante la festa diffusa della Ceramica Italiana, che si sviluppa tra antiche tradizioni e nuove sensibilità, presentando opere d’arte, di design e di artigianato d’eccellenza con dimostrazioni di cotture e lavorazioni – spiega Sandra Baruzzi - La mostra pone in dialogo espressioni artistiche e artigianali degli autori facendo apprezzare le differenze stilistiche e i richiami tradizionali dei due territori. Una conoscenza ampliata che fa parte della rete di scambi delle città di vocazione fittile».

«L’atelier du Barri nasce nel 1991 con Anne Marie e il marito Marc, successivamente entrerà a farne parte anche la figlia Caroline: La loro è una produzione legata alla tradizione con un artigianato artistico d’eccellenza e con una continuità rivolta anche a proposte di rinnovamento che comunque partono sempre dall’osservazione attenta della produzione storica. Lavorano in modo artigianale stampando, colando, tornendo e sottoponendo a piccolo fuoco di cotture (960°C). La parte decorativa è realizzata interamente a mano su smalto bianco (maiolica). La lavorazione dell'argilla e i decori vengono eseguiti utilizzando metodi tradizionali – specificano dal Cantiere delle arti - Si avverte anche un cambiamento che non è radicale ma che rinnova l’identità della produzione ceramica dell’atelier in Moustiers Sainte Marie».

Il Cantiere delle arti è un luogo raccolto ma dinamico, un agitatore culturale, dove vengono accolti e proposti differenti codici artistici, letterari e culturali, dove si possono incontrare gli autori. Gli autori progettuali, che condividono spazi e idee sono Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Davide Quagliolo. Ognuno di loro s’esprime in modo personale e originale caratterizzando le loro opere con una grande ricerca di tecniche di foggiatura e di ricercate ricette di smalti sempre innovativi: «Il Cantiere delle arti per tradizione diffusi ospita artisti, artigiani e designer concertando gli eventi con l’assessorato alla cultura della città, con istituzioni pubbliche e private nazionali ed europee – concludono da Castellamonte - È una realtà sempre più consolidata che imbastisce progetti di pratiche artistiche da far veicolare, aperta al dialogo con le associazioni, le istituzioni scolastiche e i privati del territorio. Il Cantiere delle arti si propone di alimentare gli avvenimenti artistici e culturali del territorio, di fornire un'altra esperienza, un altro punto di vista, dove chi opera nel mondo dell’arte possa confrontarsi e sperimentare e il pubblico possa nutrire la propria immaginazione con stimoli sempre diversi in un contesto già ricco e qualificato quale quello di Castellamonte».