CASTELLAMONTE - Domenica 26 gennaio alle ore 17, al Centro Congressi Martinetti di Castellamonte, si terrà un importante appuntamento dedicato alla Giornata della Memoria. L’evento, organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con il direttivo dell’Anpi e il Consiglio di biblioteca, rappresenta un momento di riflessione collettiva sull’abominio che ha segnato la storia del Novecento.
La data è significativa: alla vigilia dell’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, si rinnova il dovere di ricordare per non ripetere gli orrori del passato. Auschwitz fu teatro della disumanizzazione estrema di milioni di uomini, donne e bambini. Come ricordava Primo Levi, sopravvissuto e testimone di quella barbarie: «Prima di morire, la vittima deve essere degradata, affinché l’uccisore senta meno il peso della sua colpa».
A Castellamonte, il dovere della testimonianza è stato per anni incarnato da Marcello Martini, il più giovane deportato italiano per motivi politici, la cui vita è stata dedicata a raccontare alle nuove generazioni gli orrori vissuti nei campi di concentramento. Marcello Martini ha condiviso la sua esperienza innumerevoli volte, portando nelle scuole del Canavese la consapevolezza di quanto accaduto, fino alla sua scomparsa nell’agosto del 2019.
Durante l’incontro, sarà la figlia Alessandra Martini a rievocare la figura paterna e il suo impegno per la memoria. A completare il quadro, gli interventi di Attilio Perotti e Luca Bollero, che approfondiranno il contesto storico della deportazione e il ruolo complice della Repubblica di Salò nel progetto di sterminio nazista.