CASTELLAMONTE - Quando l’arte unisce due popoli. Prove tecniche di gemellaggio tra Romania e Canavese. Un pezzo di Greci a Castellamonte. Lunedì 6 marzo il Centro congressi «P.Martinetti» ha aperto le sue porte per l’inaugurazione della mostra «Cuori migranti». L’esposizione, che sarà visitabile fino al 12 marzo dalle 17 alle 21 nei giorni infrasettimanali e dalle 9 alle 19 il sabato e la domenica, ruba l’occhio ed emoziona grazie ai dipinti del pittore italo-rumeno Pier Bertig ed alcune opere ceramiche di produzione sia locale che romena.
La mostra mira a rafforzare ulteriormente i rapporti con la grande comunità romena originaria della città di Greci che vive sul nostro territorio. E’ stata organizzata grazie al contributo della scuola di danza e arte «Primo Passo» e della rivista Inspirație Românească e gode del patrocinio del Consolato Generale di Romania a Torino e della città di Castellamonte. Al taglio del nastro hanno presenziato il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, l’assessore alla cultura, Claudio Bethaz, che ha ricordato la tragedia avvenuta pochi giorni fa allo Steccato di Cutro dove «altri cuori migranti non sono riusciti a realizzare il loro sogno di integrazione e felicità», il capogruppo di maggioranza, Alessandro Musso, l’artista, Pier Bertig, Vali Ionescu, anima e cuore pulsante nella promozione e organizzazione della «personale», il don di Greci, Romeo Horvat, il console rumeno Laurențiu-Mircea Babei, il consigliere regionale, Mauro Fava, e diversi sindaci e amministratori del Canavese.
«Ringrazio i tanti cittadini presenti, la mia amministrazione comunale e le instancabili componenti dell’ufficio cultura del Comune, Marcella Girino e Marinella Ferrino. Senza loro sarebbe tutto più di difficile, se non impossibile. Siamo tutti cittadini del mondo – ha commentato il sindaco castellamontese, Pasquale Mazza – Su questo concetto stiamo lavorando. Sulla scia della Mostra della Ceramica 2022, che ha ospitato le ceramiche di Marginea e le opere di Moldovan, abbiamo deciso di creare un legame ancora più solido e formale. Una sorta di gemellaggio con la città di Greci, in più campi e settori. La “personale” di oggi, grazie all’interessamento di Vali Ionescu, è un passo ulteriore in avanti nell’intensificazione dei rapporti di collaborazione tra i due nostri popoli».
Pier Luigi Bertig è un artista contemporaneo, nato in Romania nel 1983, precisamente Brăila (piccolo e grazioso paese sul Donau). Viene da una famiglia italo-rumena, circondata da artisti e dalla loro arte. Il nonno Giuseppe Bertig è uno scultore, gli zii Ervin Holtier e Vittorio Holtier sono, rispettivamente, pittore e scultore e pittore e scenografo. La mamma Mariana è costumista. Pier Bertig ha partecipato alla prima mostra nel 1996, alla Brăila Art Gallery, con opere che rappresentavano la natura statica, sotto la guida del maestro e pittore Radu Pencea: «Oggi dipingo una media di 100 opere all'anno – spiega l’artista – Mi rende felice di sapere che i miei quadri decorano diverse case in Romania e all'estero».