CASTELLAMONTE - «Una vita non vissuta per gli altri non è una vita. Non vi lasceremo mai soli: sempre nei nostri cuori ogni giorno di più!». E’ il mantra che ha ispirato la quarantesima missione umanitaria dell'associazione «La Memoria Viva», organizzata insieme alla giornalista e attivista per i diritti umani Claudia Conte. Ancora una volta, i volontari e membri del sodalizio canavesano si sono rimboccati le maniche per regalare un sorriso per alcuni secondi ai bambini di Kharkiv e di Mariupol. Un’azione concreta per mantenere accesi i riflettori sul conflitto in Ucraina.
La carovana di aiuti è partita dall’Italia e, dopo aver attraversato mezza Europa, è arrivata a destinazione nei giorni scorsi. Sono stati consegnati beni di prima necessità e cibo ai ragazzini dell’orfanotrofio di Mariupol, mentre giochi, abbigliamento invernale, alimenti e medicinali sono stati portati con un camion fino a Kharkiv, dove è stato occasionalmente realizzato anche un ufficio postale di Babbo Natale per regalare ai più piccoli tantissimi doni. La missione in corso, promossa dall'associazione nata in Canavese diversi anni fa, prima del conflitto ucraino, si è arricchita del gesto dei bambini italiani, in particolare quelli delle scuole di Castellamonte, Torre, Bairo, Agliè, San Giusto, Loranzè, Colleretto Castelnuovo e Ivrea, che hanno scritto e inviato lettere, doni e video ai loro coetanei ucraini.
Un piccolo grande gesto che certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, che il Natale è sinonimo di condivisione e un’occasione speciale per riflettere e dare una mano a chi è meno fortunato o vive un momento di difficoltà. «Si parla poco ormai della guerra in Ucraina, nonostante le grandi difficoltà del suo popolo e la crisi umanitaria in atto - dice Claudia Conte - Non possiamo ignorare questa guerra così vicina e restare indifferenti. Impariamo la solidarietà dai nostri bambini». «Si è conclusa nel migliore dei modi la missione per Natale, un successo incredibile che è stato reso possibile grazie a molti di voi, in primo a Piero Moscardini – hanno commentato da La Memoria Viva - I sorrisi e gli occhi dei bambini di Karkiv, di Mariupol e anche quelli di Bucarest ci hanno riempito il cuore e ci hanno aiutato a non sentire assolutamente la stanchezza del viaggio. Se solo avessimo la possibilità, vorremo ritornare da loro anche oggi stesso. Ancora, vogliamo ringraziare oggi tutti coloro che direttamente o indirettamente ci hanno supportato in questa meravigliosa esperienza che ci ha arricchito il cuore di grande emozioni! Grazie a tutti e pace in Ucraina e in tutto il mondo».