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CASTELLAMONTE - Il mondo guarda al futuro e lo fa con gli occhi carichi di sogni e speranze delle nuove generazioni. Martedì 19 marzo è andata oltre ogni più rosea aspettativa la «Marcia dei bruchi», svolta a Castellamonte. Circa 600 ragazzi e ragazzi delle scuole (la primaria Cognengo, Spineto, Torre-Bairo, la media Cresto, la scuola dell’infanzia Barengo e Giraudo) si sono dati appuntamento nella rotonda Antonelliana e insieme al sindaco, Pasquale Mazza, al primo cittadino di Torre, Gian Piero Cavallo, agli amministratori comunali del paese della ceramica, si sono messi in cammino per i diritti delle persone e della terra.

Il lungo serpentone colorato composto da una marea di alunni, accompagnati da docenti, genitori, familiari, ha seguito John Mpaliza, attivista per i diritti umani e marciatore per la pace, oltre che promotore dell’evento, per le vie castellamontesi fino a raggiungere l’ex caricatore ferroviario. Qui, in piazza Generale Romano, alla presenza del sindaco del ragazzi di Castellamonte, Nathan Vassallo, si è dato spazio a interessanti momenti di riflessione e di confronto sul tema dei diritti umani, della giustizia e della pace. 

L’iniziativa ha fatto centro, regalando a Castellamonte una giornata indimenticabile. Merito anche delle preparate e dei preparati insegnanti che hanno declinato alla perfezione i temi della «Marcia dei bruchi», sensibilizzando i propri allievi su cambiamenti climatici e sostenibilità (ambientale), diritti umani, diritti dei bambini, globalizzazione, immigrazione e politiche di accoglienza, disarmo, non violenza e rispetto del prossimo.