Galleria fotografica

CASTELLAMONTE - La storia di Lidia Maksymowicz, la bambina che non sapeva odiare, diventa un fumetto per portare alle nuove generazioni e non solo un importante messaggio di libertà e pace nel mondo. A tenere a battesimo questo importante progetto, nato su input dell’associazione La Memoria Viva e realizzazione in collaborazione con i talentuosi liceali dell’Iis 25 Aprile-Faccio di Castellamonte, ci ha pensato Margherita Fumero, l'ambasciatrice di Memoria Viva nonché voce italiana di Lidia nel docufilm.

La celebre attrice e cittadina onoraria di Ozegna ha partecipato oggi, lunedì 3 giugno 2024, a palazzo Antonelli alla presentazione della graphic novel, avvenuta in sala consiliare. Con lei, in sala consiliare, c’erano il sindaco castellamontese, Pasquale Mazza, l’assessore alla cultura, Claudio Bethaz, i primi cittadini di Cintano, Cuorgnè e Rivarolo Canavese, Daniela Contini, Giovanna Cresto, Alberto Rostagno, il vice sindaco cuorgnatese, Vanni Crisapulli, e il capogruppo di maggioranza a Castellamonte, Alessandro Musso, e Tiziana Bozzello, figlia di Eugenio Bozzello, presidente onorario di La Memoria Viva.

«Dal 26 febbraio 2022 la nostra piccola associazione si è dedicata "anima e corpo" nel cercare di portare soccorso alle popolazioni ucraine duramente colpite dell'invasione – spiegano da La Memoria Viva - Lo stiamo ancora facendo oggi, con mille difficoltà purtroppo nel reperire aiuti, ma con la ferma convinzione che con quello che abbiamo cercheremo sempre di sostenere la popolazione civile ucraina sin alla fine di questa assurda invasione. Non abbiamo però mai smesso di portare nelle scuole e ovunque andavamo la nostra vera missione di mantenere viva la "memoria": quella di non dimenticare mai gli orrori dell'Olocausto portando così ai giovani in visione sempre il documentario della straordinaria storia della bambina che non sapeva odiare.

Durante la proiezione del nostro documentario "70072 - La bambina che non sapeva odiare" realizzato sotto la regia di Elso Merlo è nata l'idea di realizzare un "graphic novel". Si tratta di un bellissimo progetto culturale e grafico fatto dai giovani per i giovani; un modo per avvicinare i ragazzi ancora di più a questa straordinaria storia e per mai dimenticare gli orrori del passato. Infatti dalla proiezione del docufilm all' Istituto d'Arte "Felice Faccio" di Castellamonte, dove il nostro presidente onorario, Cavaliere di Gran Croce senatore Eugenio Bozzello Verole aveva studiato e proprio da lì aveva iniziato la sua missione sociale a difesa della libertà e della democrazia, è nata questa idea. Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che, in una lezione di ornato, Eugenio sentì nella stanza accanto, dove vi era il comando tedesco, parlare di un terribile rastrellamento che stava per essere messo in atto dai tedeschi nei confronti dei partigiani. Lui coraggiosamente copiò alla lettera ciò che aveva sentito. Tornato a casa mise il foglio nel manubrio della sua bicicletta e lo portò direttamente al comandante Piero Piero, anche se il professore l'aveva sconsigliato. Grazie a questa coraggiosa azione si salvarono molte vite e l'imboscata fortunatamente andò a vuoto».