CASTELLAMONTE - E’ una delle creazioni più apprezzate della 63esima kermesse ceramica di Castellamonte. Fa bella mostra di sé al primo piano del centro congressi Martinetti e si chiama «L’alberello» ed è un gioiello di design unico nel suo genere e un potenziale ideale souvenir per chi visita la rassegna artistica della città.
L’originale progetto nasce dalla fantasia, dalla passione e competenza di tre castellamontesi amici di lunga data: Sigismondo Matano, Luca Chiartano e Roberto Castellano. Ogni foglia e ramo di questo particolarissimo oggetto racconta una storia speciale: quella di chi l' ha acquistato e assemblato dando carattere e forma al proprio alberello. Qui, infatti, risiede la «magia» di questa creazione che lega la lunga tradizione della ceramica, la natura e la matematica, esaltata dall’armonia numerica della successione di Fibonacci.
«L’idea dell’alberello nasce nel 2014. E’ stata fin da subito come una sfida logica, tecnica e astratta: realizzare un oggetto d’arte componibile a più livelli per ottenere sculture di design dal significato immediato e riconoscibile, alberelli sempre uguali e sempre diversi a seconda delle dimensioni e dello stile con cui vengono composti – spiegano Sigi, Luca e Roberto - Gli elementi successivi si sono aggiunti quasi automaticamente, imponendosi come vincoli estetici obbligati: la sequenza di Fibonacci e la sezione aurea, il numero tre come rapporto di crescita, l’esatta coincidenza nella forma dei moduli della struttura e alla fine l’argilla… l’oggetto finale non poteva essere di altra materia, doveva necessariamente essere un alberello in ceramica. Tutti gli sforzi successivi, tutti i tentativi fatti sono serviti a cercare la sintesi che riuscisse a far convivere quegli elementi, perché ormai l’ossessione era reale e la risposta sarebbe sicuramente arrivata».
Il resto lo fa l’ispirazione e la creatività delle persone che con le loro mani danno vita all’alberello piccolo, posizionando delicatamente un ramoscello e tre foglie finemente lavorate a mano: «È il punto di partenza. Con la base media, l’alberello cresce, si sviluppa e si evolve. Aggiungi un ramo, tre ramoscelli e nove foglie, e vedrai emergere un alberello di medie dimensioni, un’opera d’arte in ceramica che esprime la tua crescita e maturità» specificano i tre creativi. Ogni foglia poi ha la sua personalità con le forme che rappresentano rispettivamente l’ottimismo, la riservatezza e l’energia razionale e operativa. Un invito chiaro a continuare a sviluppare, scegliendo stili e colori e aggiungendo ramoscelli e foglie fino ad ottenere la propria maestosa opera d’arte. Per chi volesse saperne di più su L’alberello o ammirarlo può fare un salto al Martinetti in questi ultimi giorni di Mostra della Ceramica. La manifestazione si avvia alla conclusione con appuntamenti imperdibili domenica 15 settembre: la quinta giornata del volontariato e dello sport, la settima edizione di Cammin’arte e il concerto di chiusura alle 21 in rotonda Antonelliana con la Strange Band.