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CASTELLAMONTE - Giovani artisti si mettono in luce in Canavese. Le opere degli studenti di Castellamonte ed Agliè esposte a palazzo Botton alle prossima Mostra della Ceramica. Si chiama La pelle del pianeta Terra ed è un riuscito progetto nato grazie alla collaborazione tra Comune e scuole del territorio castellamontese. «L'esigenza di attuare un progetto di laboratorio “arte ceramica” nasce – spiegano i professori referenti dell’iniziativa - per favorire e promuovere verso alunni/e l’interesse per questo primitivo e affascinante lavoro che è patrimonio del nostro territorio e che abbiamo il dovere di custodire e tramandare.  Inoltre si è cercato di far emergere, attraverso l’attività di manipolazione  della materia, in maniera consapevole la propria creatività e di azionare la capacità di pensare alla realizzazione di un oggetto.  Il corso non è stato solo un incontro di formazione, ma anche di sinergia e di orientamento al fine di far conoscere e promuovere un’eccellenza scolastica superiore, il Liceo artistico statale Felice Faccio, presente nel Comune di Castellamonte». 

Sono state coinvolte le classi 2A, 2B, 2C, 2D della scuola media «G. Cresto» di Castellamonte e la 2A e 2B della secondaria di primo grado «C. Olivetti» di Agliè. Calcolatrice alla mano, gli studenti che hanno partecipato al corso di modellazione sono stati in totale 42 e hanno lavorato in gruppi aperti. Il corso si è tenuto presso i laboratori di design ceramica del Liceo artistico Faccio di Castellamonte per un totale di sei incontri in orario extrascolastico. Per quanto riguarda le scuole medie i riferenti del progetto sono state le professoresse Monica Marchetti e Tiziana Biasibetti con la collaborazione delle insegnanti Giusj Careca, Roberta Mattioda e Elisa Bressan. Per il Liceo Artistico Faccio: le professoresse Michela Peronino e Mirela Strora, i professori Nazzareno La Malva, Vito Nicoletti e Niccolò Calmistro. 

L’opera è suddivisa in quattro parti: la città vista dall’alto, la cerniera che chiude in sé il pianeta, il cretto, la più grande manifestazione artistica di «land art» italiana realizzata dall'artista Burri, e le texture naturali che richiamano il mondo vegetale, animale che infondono energia e vitalità. «La tematica del progetto è nata per stimolare gli alunni/e a proporre riflessioni riguardanti le questioni ambientali approfondendo nello specifico il tema dell’energia del pianeta – aggiungono le referenti del progetto – La tecnica utilizzata è stata la modellatura a prima cottura (biscotto) e patinatura a freddo. Al fine di richiamare le sembianze della Terra è stata scelta per l’opera una forma tondeggiante, ma non perfetta. La dimensione dei pannelli è di un metro di diametro».