CASTELLAMONTE - Si usano gli specchi per guardare il viso, ma secondo lo scrittore irlandese George Bernard Shaw, si usa l’arte per guardare l’anima. Fanno bene al cuore, ma anche agli occhi le creazioni di Corrado Bianchetti. Lo sanno bene i castellamontesi e, in particolare, gli ospiti dello storico Istituto Domenica Romana.
Dopo aver stupito e meravigliato tutti con un maxi murale a San Colombano Belmonte, dedicato alla Vuelta e al campione del ciclismo, Egan Bernal, questa volta l’artista, graphic designer e fumettista canavesano è stato protagonista nella sua città, rivitalizzando e abbellendo con le sue opere i muri esterni della casa di riposo di Castellamonte. «Un giorno, circa tre mesi fa, mi è arrivata una richiesta molto diversa dal solito. Proveniva dal mio paese, Castellamonte, più precisamente dall’Istituto Domenica Romana, che desiderava un murales capace di ravvivare l’ambiente esterno – racconta Corrado Bianchetti - I nuovi lavori, devo ammetterlo, mi mettono sempre un po’ di paura, ma allo stesso tempo mi spingono a dare il meglio di me. Trovare l’idea giusta non è stato semplice, così ho deciso di farmi aiutare dalle persone che lavorano e vivono all’interno della casa di riposo. Ho scoperto un luogo dove le persone si prendono davvero cura degli altri, un luogo dove il significato della parola altruismo si manifesta ogni giorno».
«Nel primo disegno ho voluto dare valore agli ospiti: ai momenti condivisi, alle visite dei nipoti, al tempo trascorso insieme. Nel secondo, realizzato sul muro esterno ma all’interno del cortile della struttura, ho voluto invece rendere omaggio a chi in casa di riposo ci lavora: segretarie, amministratori, Oss, cuochi e cuoche, l’equipe della fisioterapia e chi si occupa delle pulizie – aggiunge “Corracomics” - Durante le diverse settimane di lavoro – la superficie dipinta superava i 40 metri quadrati – ho incontrato tante persone che si sono riconosciute nel murales e mi hanno fatto moltissimi complimenti. Non ero mai stato accolto con così tanto entusiasmo, e ci sono stati momenti davvero commoventi».
«Ricordo in particolare una signora che mi ha confidato di essere molto triste perché sua madre non stava bene: andare a trovarla la faceva soffrire, ma il mio disegno le aveva regalato un po’ di quella gioia di cui aveva bisogno per andare avanti – conclude Corrado - Per questo voglio ringraziare di cuore gli ospiti e i loro cari, che trovano il tempo per stare insieme, tutto il personale del Domenica Romana e, in particolare, la dirigenza che mi ha commissionato l’opera, permettendomi di vivere questa bellissima esperienza. Credo che la maturità di una comunità si misuri anche da come tratta le persone anziane, e sono davvero orgoglioso di aver potuto disegnare per chi, ogni giorno, lavora con impegno e dedizione in questo luogo speciale».








