OZEGNA-CASTELLAMONTE - «Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro». Con queste parole lo scrittore cileno Luis Sepúlveda ha messo in evidenza lo stretto legame che esiste tra il passato, custodito dalla memoria, la comprensione del presente e la costruzione del futuro. Un messaggio fatto proprio dall’amministrazione comunale di Ozegna, guidata dal sindaco Sergio Bartoli, che ha deciso di ricordare, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, la «bambina che non sapeva odiare» e la sua toccante storia.
Il Comune di Ozegna concede la cittadinanza benemerita a Lidia Maksymowicz, attivista e scrittrice polacca, superstite dell'Olocausto, e quella onoraria agli attori Margherita Fumero ed Enrico Beruschi. La cerimonia di conferimento dell’importante onorificenza è in programma oggi, venerdì 2 febbraio, al palazzetto dello sport Natalina Marena.
Aspettando questa importante iniziativa, ieri, Margherita Fumero ed Enrico Beruschi, sono arrivati in Canavese e sono stati ospiti a Castellamonte, in frazione Sant’Anna Boschi, di Cristina Faccio e Corrado Camerlo all’Home Restaurant “Dal Ceramista”, dove hanno, letteralmente, lasciato un’impronta del loro passaggio alle nostre latitudini su un pannello di argilla.
Questo il programma della giornata del 2 febbraio a Ozegna. Si parte al palazzetto alle 9,30 con la proiezione del docufilm 70072: la bambina che non sapeva odiare. A seguire spazio alla conferenza «Cosa è stato l'Olocausto e come si è giunti ad esso - La memoria dei bambini nell'Olocausto» a cura del maestro Enzo Morozzo. L' associazione La memoria viva presenterà, per l’occasione, un'anteprima assoluta della sua collana «Armi d'istruzione di massa». Parteciperanno gli insegnanti e gli alunni delle classi quarta e quinta della locale scuola primaria Mattè Trucco. Alle 11.30 la consegna ufficiale della cittadinanza onoraria alla presenza dei consiglieri del sindaco di Ozegna Sergio Bartoli, del presidente della Società agricola operaia di mutuo soccorso Enzo Francone, del giornalista Elso Merlo e del maestro Enzo Morozzo.