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CASTELNUOVO NIGRA - Sabato 17 settembre, a 100 anni dalla memorabile inaugurazione del monumento ai caduti della Grande Guerra, si è svolta una serata celebrativa, organizzata da A.T. Proloco di Castelnuovo Nigra e Associazione Canapisium (con il patrocinio del Comune), alla quale hanno partecipato un centinaio di cittadini interessati e coinvolti. 

Le splendide foto, ritrovate fortunosamente da Nella Caretto e Valentino Ceresa a Sale Castelnuovo, sono state il magico strumento per Nadia Bontempo, studiosa della storia locale, usato per ricostruire una fotocronaca di quella giornata, insieme ai non meno preziosi documenti dell’Archivio Storico Comunale. Si è potuto così seguire le eminenti personalità invitate, tra le quali i Duchi di Genova, autentiche celebrità, in particolare Tommaso di Savoia, fratello della regina Margherita. Con loro i Salesi, tra questi l’allora giovane sindaco di Sale Castelnuovo, Costante Perotti, che invitò la popolazione e gli illustri ospiti ad una solenne cerimonia «…cara ad ogni cuor Salese» e il cappellano militare Pietro Oddonetto, medaglia di bronzo, sempre in prima linea a sostenere, rincuorare, consolare i combattenti. 

L’occasione di questo centenario ha ispirato gli organizzatori ad onorare anche il monumento dedicato dalla nuora, la contessa Teresina Nigra, a Costantino Nigra. Si tratta di un notevole monumento creato dall’arte e dalla fantasia di Cesare Biscarra e volto ad esaltare la figura dello statista, diplomatico, cultore delle tradizioni locali, poeta e letterato. Inaugurato nel 1919, ben figura nelle foto d’epoca ove viene onorato da visite degli illustri ospiti della contessa, tra i quali l’ex ministro dell’istruzione (nel 1916-17) Francesco Ruffini. 

«Sotto il profilo storico, Fabrizio Dassano, noto storico canavesano, ha voluto confrontare i monumenti tipicamente risorgimentali focalizzati sulle figure degli «eroi» dal re Vittorio Emanuele II a Cavour e Garibaldi in contrasto con i nuovi eroi che campeggiano sui monumenti ai caduti della Grande Guerra: è il soldato adesso a diventare eroe, sia nelle rappresentazioni scultoree, sia più semplicemente nell’elenco dei nomi dei combattenti caduti o addirittura del Milite Ignoto – spiegano da Canapisium - La pietà verso i caduti ed il dolore per la perdita è stato al centro invece dell’intervento di Elisa Benedetto, storica, esperta della Grande Guerra, che ha ben documentato il forte aumento del ricorso allo spiritismo per mettersi in contatto con i propri cari defunti. Lo spiritismo ebbe famosi sostenitori anche fra gli intellettuali, ad esempio Victor Hugo, Cesare Lombroso e Sir Arthur Conan Doyle. Proprio in quegli anni, durante cerimonie commemorative dei caduti in guerra, vi furono apparizioni misteriose, tra le quali quella avvenuta a Londra durante il Remembrance day del 1922». 

Ha chiuso la serata Orso Maria Piavento, docente e studioso di storia dell’arte che ha completato l’analisi dei monumenti di Castelnuovo Nigra raffrontando il monumento ai caduti con una serie di altri esempi simili diffusi in Italia e il monumento al Nigra con altre opere del grande scultore piemontese Cesare Biscarra. Il monumento ai caduti, opera del laboratorio eporediese di Antonio Martinelli, è stato comparato anche con le pregevoli opere dei Martinelli presenti nella cattedrale di Ivrea e con le lapidi ai caduti collocate a Strambino e Castellamonte degli stessi autori. Non senza un goloso bicchiere di zibibbo e una selezione di torte si è concluso l’evento commemorativo con maggior conoscenza del bel territorio della Valle Sacra.