CASTELNUOVO NIGRA - Anche quest’anno il mondo non ha cessato di scegliere la via delle armi tanto che, rispetto ad un anno fa, il conflitto palestinese si sta ampliando con sorti ancora molto incerte. Con questi pensieri a Castelnuovo Nigra, romantico paese alpino, scenario di incomparabili panorami sulla Bella dormiente e sulla pianura canavesana, biellese e torinese, si sta allestendo, con spirito comunitario, una collezione di presepi che vanno ad ornare più luoghi del centro storico in piazza Martiri della Libertà, via Croce, via Roma e via Cavour.
Come ogni anno, da molto tempo, si mostra il tradizionale, ampio e fantasioso presepe nei giardini di Piazza Martiri della Libertà, autentica collezione di elementi naturali del territorio: i muschi si alternano alla pietra di quarzo del monte Verzel combinandosi poi con gli antichi e rugosi tronchi cavi dei grandi castagni. Il presepe si mostra en plein air pronto ad accogliere ciò che manda il cielo, dal sole quasi primaverile alla bufera di neve gelida.
Per il terzo anno invece, si è riaperta l’antica porta della Chiesa di San Vittore che ospita un tradizionale presepe: tra gli spessi muschi ed i tronchi multiformi si mostrano i personaggi, molti animali e la Sacra Famiglia avvolti da una romantica atmosfera a lume di candela. Si potrà recitare una preghiera nella chiesa e ammirare il raccolto ambiente caratterizzato da una pregevole statua di San Vittore, giovane soldato di origine nord-africana, martire e Santo.
Accanto e intorno ai maggiori presepi principali stanno spuntando una serie di presepi al richiamo di: Fate i presepi, non fate la guerra! La comunità intera sta concorrendo ad allestirli sfruttando angoli d’incanto tra finestre, portoni in legno antico, nicchie, piazzette, balconi, fontane, davanzali, scalinate, mensole e all’imbocco dei caratteristici passaggi voltati coperti. La fantasia ha briglia sciolta nel rappresentare anche simbolicamente la Sacra Famiglia e la venuta del Bimbo Divino.
Da non perdere, nella parte alta di via Croce, al lavatoio, il presepe realizzato dal gruppo alpini che fantasiosamente inserisce una spettacolare Palestina fra il torrente Piova e il rio Verney delle nostre montagne, il tutto musicato dal gorgoglio dell’acqua che vi scorre, come un tempo. Fantasmagorica novità di quest’anno, la collezione piena di fantasia e tenerezza di presepi antichi e moderni nello storico Cantone Chiono (via Cavour) a inizio paese, che gode degli scenari antichi delle tante case storiche e dei cortili e giardini per l’occasione animati al meglio per la festività. Anche la Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano è ornata da una bella sacra rappresentazione per le celebrazioni di tutto il periodo natalizio. Ogni giorno un nuovo presepe appare in paese e la sua immagine è pubblicata sui social: venite numerosi a vederli di persona.
Don Angelo Rapuano, Parroco di Castelnuovo Nigra e Colleretto Castelnuovo, benedirà i presepi in un momento di raccoglimento sabato 21 dicembre, con partenza alle ore 16.30 dalla piazza principale verso la chiesa di San Vittore attraverso via Roma per proseguire poi su tutta via Croce e in via Cavour per concludere nella Chiesa Parrocchiale. Seguirà un dolce e caloroso rinfresco nel Salone Parrocchiale.
La sera del 24 dicembre alle ore 22, la solenne messa di Mezzanotte, celebrata nella Chiesa di San Sebastiano, sarà preceduta dalla processione ai presepi per abbracciare idealmente tutta la comunità nella notte Santa.
La visita ai presepi natalizi sarà anche l’occasione per ammirare il MAP Museo all’Aperto dei Presepi, una ricchissima collezione di presepi in ceramica realizzati per la maggior parte dai Maestri ceramisti di Castellamonte e disposti sulle pareti delle abitazioni in via Croce, via Cavour e piazza Martiri. Il MAP è visitabile tutto l’anno fin dal 1998. Che i presepi di Castelnuovo Nigra possano essere di buon auspicio per un Natale senza guerra. Fate i presepi, non fate la guerra! (Nadia Bontempo)