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CERESOLE REALE - Da domenica 30 giugno a venerdi 5 luglio, una delegazione della Fondazione per la conservazione dei Carpazi (Fundatia Conservation Carpathia) è stata ospite del Parco Nazionale Gran Paradiso. I 12 rappresentanti, giunti dalla Romania, hanno trascorso alcuni giorni nella prima area protetta d'Italia per approfondire i temi relativi allo studio della biodiversità, allo sviluppo ed al turismo sostenibile, alla conservazione ed ai rapporti con le comunità locali. Lunedì 1 luglio gli ospiti sono stati accolti dal presidente del parco Mauro Durbano, dal direttore Bruno Bassano e dallo staff del Parco nel centro visitatori «Homo et Ibex» di Ceresole Reale. Il direttore ha effettuato un excursus introduttivo sull’area protetta, approfondendo poi gli aspetti della ricerca, della conservazione e dello sviluppo sostenibile.

La responsabile del Servizio biodiversità e ricerca scientifica, Ramona Viterbi, ha relazionato sugli studi relativi alla biodiversità e sulle ricerche in corso. Cristina Del Corso, responsabile dell’Ufficio comunicazione, turismo e promozione, ha parlato di educazione ambientale, turismo sostenibile, big data, Guide del parco ed eventi congiunti. Nicoletta Fedrighini, funzionario dell’Ufficio turismo, ha approfondito i temi del Marchio di Qualità Gran Paradiso e della Carta europea del turismo sostenibile. Dopo una visita guidata all’esposizione del Centro Visitatori Homo et Ibex dedicata al rapporto uomo-stambecco nella storia, al pomeriggio il gruppo è stato accolto presso il Centro di Educazione Ambientale di Noasca, dove la responsabile dell’ufficio Ed. ambientale ha presentato l’approccio educativo del Parco, le collaborazioni con l’Università e le collezioni didattiche del centro. A seguire una merenda sinoira offerta dal Parco con i prodotti tipici di aziende a Marchio di Qualità.

Nei giorni seguenti la delegazione si è recata in varie zone del versante piemontese e valdostano del Parco per approfondire temi specifici, fra cui la mobilità sostenibile, la ricerca sui cambiamenti climatici, la conservazione attiva e la regolamentazione delle attività nell’area protetta, con funzionari, ricercatori ed esperti sul campo. Il Corpo di sorveglianza ha illustrato le proprie attività, fra cui il monitoraggio della fauna, i censimenti ed il monitoraggio dei ghiacciai, direttamente presso un casotto in quota. In Valle Soana, il gruppo ha potuto visitare la Fucina da rame di Ronco Canavese e il Centro «L’uomo e i coltivi» in compagnia di un’esperta, che ha illustrato le attività del Parco in campo botanico e agronomico.

In Valle di Rhêmes una Guida esclusiva del Parco ha accompagnato la delegazione in escursione per mostrare le peculiarità della valle e far sperimentare l’approccio innovativo delle Guide nella conduzione dei gruppi. La biologa Caterina Ferrari, dell’ufficio Ed. ambientale, ha presentato le attività di divulgazione scientifica e dopo una visita guidata al Centro Visitatori «Bentornato Gipeto» di Rhêmes-Notre-Dame, la delegazione ha avuto modo di incontrare i due sindaci della valle e altri operatori a Marchio di Qualità Gran Paradiso, per approfondire i rapporti con le comunità locali, evidenziando la forte attenzione riservata dall’ente Parco al dialogo con il territorio, alla valorizzazione delle tradizioni ed alla promozione delle colture autoctone.