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CERESOLE REALE - Sbarca sabato 20 luglio sul grande lago artificiale di Ceresole Reale il «Progetto Ulisse», la zattera ecologica utilizzata per la traversata fluviale partita dalla Grecia e conclusa in Albania su uno degli ultimi corsi d'acqua incontaminati d'Europa, il fiume Vjosa, ideata da Carlo Fasciano e Gabriele Melchiorre, canavesani doc, appassionati di outdoor e conservazione ambientale.

Carlo e Gabriele hanno navigato i 173 chilometri del fiume Vjosa su una zattera costruita interamente con materiali riciclati e di recupero in un viaggio suddiviso in sette tappe, a partire da Konitsa, sul confine fra Grecia e Albania, fino alla foce del fiume Vjosa sul Mar Adriatico. La zattera è frutto dell'ingegno dei due esploratori che hanno trasformato fusti di birra e altri materiali riciclati in una struttura robusta e funzionale. Grazie alle abilità di saldatura e assemblaggio di Carlo e all'esperienza nel design e nella guida del processo creativo di Gabriele, il team è riuscito a creare una zattera che rispondesse non solo ai requisiti funzionali, ma incarnasse anche un'espressione tangibile di sostenibilità, infatti «l'uso di materiali di recupero non solo riduce l'impatto ambientale, ma testimonia anche la possibilità di creare soluzioni innovative partendo da risorse già esistenti». 

L'obiettivo è stato quello di esplorare lo straordinario ambiente fluviale e scoprirlo insieme alla popolazione locale anche attraverso delle iniziative di citizen science. La ricerca scientifica è stata infatti compagna di viaggio di Carlo e Gabriele in questa avventura, grazie alla collaborazione con le aziende Outbe e South Face Paradise che sarà responsabile delle analisi scientifiche lungo il corso del fiume, contribuendo alla raccolta di dati utili agli studi relativi alla conservazione dell'ecosistema fluviale. Outbe, infatti, collabora già con l'Università della Bicocca di Milano, tramite il progetto Freshwater, in partnership con l'Università di Oxford, e conduce degli studi lungo il fiume Vjosa.

La spedizione, quindi, non ha voluto  solo documentare l'esperienza, ma si è proposta di produrre un documentario che racconti la storia e la lotta dietro al fiume Vjosa. Una narrazione, prodotta dal team di Acid Rain, che ha cercato di catturare le testimonianze e i luoghi simbolici della battaglia per preservare l'unicità e la meraviglia di questo fiume. Natura e avventura del Progetto Ulisse che sabato 20 luglio, dalle 10.30 davanti al rifugio Mila, avranno l'originale epilogo nel Parco più antico d'Italia, sulla sponda del lago artificiale di Ceresole, dove la zattera utilizzata per attraversare il Vjosa sarà esposta e «racconterà» la sua esperienza.