CIRIE' - Giovani e talentuosi scrittori crescono in Canavese. Sofia Barbuto, che frequenta la 4B RIM dell'Istituto di istruzione superiore «Fermi Galilei» di Ciriè, si è aggiudicata con il bellissimo racconto «Profumo di viola» il primo premio del concorso letterario nazionale «Caro Fabrizio, ti racconto di una follia». Il contest è curato dall’associazione Associazione Cercando Fabrizio e diretto dalla dolce e forte Caterina Migliazza Catalano, mamma di Fabrizio.
La premiazione è avvenuta sabato scorso, 2 dicembre, al Teatro Arpino di Collegno. All’evento hanno partecipato concorrenti arrivati da tutta Italia. Ad accompagnare la «nostra» Sofia, i familiari e il dirigente del nostro Istituto Vincenzo Giammalva. I racconti hanno commosso ed emozionato, nella speranza che Fabrizio Catalano, il diciannovenne di Collegno sparito ad Assisi il 21 luglio 2005, torni ad abbracciare i suoi familiari e tutti coloro che hanno imparato a conoscerlo ed amarlo anche attraverso le parole di un racconto.
«Ho partecipato a questo concorso per mettermi in gioco e vedere ciò che ero in grado di fare. Il tema trattato è stato fin da subito fonte d’ispirazione per molte idee e sono contenta di aver colto quest’opportunità – ha commentato Sofia - Cimentarmi nella scrittura è gratificante e aver vinto il concorso è sicuramente un traguardo che non scorderò facilmente!». Queste, invece, le parole del dirigente scolastico Vincenzo Giammalva: «Il premio letterario "Cercando Fabrizio..." è una bella occasione non solo per tener viva la speranza di tutti coloro che attendono famigliari che sono scomparsi improvvisamente al loro affetto, ma anche per dare spazio ai talenti esattamente come li coltivava Fabrizio Catalano, giovane pieno di interessi e passioni. Ringrazio a nome dell'IIS Fermi-Galilei la studentessa Sofia Barbuto alla quale è stato assegnato l'ambito premio (classificandosi al primo posto) nella produzione di racconti da una giuria che ha riconosciuto il suo talento letterario. Il concorso è nazionale e sentire citare il nostro Istituto deve essere motivo di orgoglio per tutti noi. Spero che altri nostri studenti seguano l'esempio di Sofia e si cimentino in simili iniziative».