COLLERETTO GIACOSA - Impegno nell’innovazione di prodotto e di processo; iniziative di sostenibilità ambientale ed energetica; welfare aziendale e sostegno ai collaboratori; radicamento e integrazione con il territorio: sono le caratteristiche che distinguono le aziende vincitrici della seconda edizione del Premio Camillo e Adriano Olivetti all'Impresa innovativa e responsabile, promosso dalle Spille d’Oro Olivetti.
Si tratta di Bracco Imaging (Colleretto Giacosa), principale sito ricerca e sviluppo del gruppo farmaceutico Bracco; Delta Visione (Bairo), che progetta e realizza sistemi di marcatura industriale, di tracciabilità, di visione artificiale e di macchine di selezione; Ergotech (Settimo Vittone), che progetta e realizza componenti termoplastici per diversi settori industriali, tra cui automotive, biomedicale, elettrico, elettronico, del bianco; Facem (Forno Canavese, Valperga e Torino), specializzata nello stampaggio a caldo e semicaldo dell’acciaio, che con il marchio Tre Spade è uno dei leader mondiali nella produzione di attrezzature per la lavorazione e la conservazione degli alimenti; Iltar-Italbox (Bairo), che progetta e produce elementi e componenti in polipropilene espanso, polietilene espanso e polistirolo espanso.
Le cinque aziende hanno ricevuto il riconoscimento venerdi nel corso dell’evento di premiazione presso il Bioindustry Park Silvano Fumero, a Colleretto Giacosa, che ha visto la partecipazione di Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Corriere della Sera e dell’Associazione Vidas, con un intervento sul tema Sostenibilità, crescita e transizione. La localizzazione delle cinque aziende premiate disegna un’area allargata rispetto alla prima edizione del Premio, che in questo assetto aggiornato assume i sistemi locali del lavoro di Ivrea e di Rivarolo Canavese come sua geografia di riferimento. In questa prospettiva, attraverso l’iniziativa del Premio l’Associazione Spille d’Oro Olivetti intende mettere a disposizione e affinare sempre più uno strumento per identificare e valorizzare sia il patrimonio attuale di cultura industriale e manageriale, sia le conoscenze e le competenze di lavoro espressi dal sistema produttivo Eporediese e Canavesano, accendendo i riflettori sulle realtà di eccellenza che, con la loro attività, contribuiscono alle capacità di crescita di questi territori.
Il lavoro del Comitato di selezione è durato diversi mesi, a partire dallo screening dei dati e delle informazioni messi a disposizione da Cerved e procedendo per analisi e verifiche successive, per le quali sono stati consultati anche esponenti di Confindustria da un lato e delle principali organizzazioni sindacali dall’altro. Questa prima fase si è conclusa con la stesura di un elenco più ristretto di aziende da osservare sotto la lente di due criteri valutativi. Una prima valutazione ha riguardato gli aspetti economici, finanziari e di bilancio, fissando una soglia d'entrata a 2 milioni di euro di fatturato e puntando sulle aziende con i dati migliori in termini di crescita di fatturato, di valore aggiunto e di personale, in base all’andamento dell’ultimo quinquennio. È stata data rilevanza anche a requisiti di autonomia operativa, escludendo quindi semplici dipartimenti di grandi aziende con base altrove.
I risultati emersi sono stati poi combinati con parametri di tipo qualitativo, che sono stati discussi e approfonditi anche attraverso incontri vis-a-vis con le aziende stesse. Sono stati analizzati in particolare: innovazione nei prodotti/servizi e Innovazione nei processi; design e comunicazione, internazionalizzazione, architettura e ambientazioni; radicamento e integrazione nel territorio; persone (scelta, gestione, formazione, welfare); ambiente. Le attività delle cinque aziende, che operano in settori merceologici anche molto differenti, fotografano un quadro di competenze e specializzazioni di alto profilo, che le riconducono tutte nella tipologia advanced industry, che nella definizione dell’americana Brooking Institution comunemente in uso individua le imprese che nell’ultimo decennio hanno garantito crescita e occupazione sulla base del forte ruolo delle attività di ricerca e sviluppo e sulla presenza di lavoratori STEM. Questo dato, che contraddistingue anche l’attività delle aziende premiate nella prima edizione, può indicare la direzione per tracciare un percorso che individui le caratteristiche e le competenze da mettere a fattore comune nell’ottica di sostenere lo sviluppo delle aziende sul territorio.