CUORGNE’ - Lo scorso 22 giugno 2023, il restaurato teatro comunale Tullio Pinelli ha aperto al pubblico con un appassionante incontro nel nome di Costantino Nigra, il canavesano che ha dato maggior lustro alla nostra terra, da lui definita «la superba contrada». L’evento è stato impreziosito dalla presentazione delle inedite e uniche lettere ritrovate dell'imperatrice Eugenia.
L’iniziativa «Aperibook a Teatro» non ha deluso le attese. Non è stata solo la presentazione di un libro, ma una serata all’insegna della storia e della cultura, con i tre relatori che hanno intrattenuto il pubblico attento e interessato che ha quasi esaurito i posti del parterre del «gioiello» cuorgnatese. Giovanna Cresto, sindaco della città, ha introdotto la serata con il saluto a nome della cittadinanza e dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore alla cultura Laura Ronchietto. Sul palcoscenico l’avvocato Franco Macocco, autore del volume e presidente dell’associazione culturale Costantino Nigra; la dottoressa Rosanna Roccia, storica plurititolata, presidente del comitato scientifico del Centro Studi Piemontesi; l’ambasciatore Massimo Spinetti, co-fondatore dell’associazione Nazionale dei Diplomatici a riposo, intitolata proprio a Costantino Nigra.
Recentemente sono tornati alla luce alcuni documenti che il canavesano Generale Dante Adami aveva raccolto nel corso della vita e, in particolare, tre missive autografe originali inviate a Costantino Nigra dall’imperatrice Eugenia. Proprio queste lettere hanno dato lo spunto a Franco Macocco per dare alle stampe la pubblicazione presentata al teatro di piazza Boetto: «L'ultima Imperatrice dei Francesi e il bel diplomatico italiano - Lettere inedite di un'amicizia durata mezzo secolo».
L’autore ha illustrato come è nato il suo interesse prima per la storia, scatenata dalla lettura dei romanzi di Salvator Gotta, e poi per le vicende dell’illustre canavesano. Nella pubblicazione si sofferma sui contenuti delle inedite missive dell’imperatrice pubblicate e contestualizzate nel libro, così come di alcune altre missive, dello stesso Nigra, fra cui quella, quasi inedita, in cui descrive come ha salvato l’imperatrice dalla folla inferocita a seguito della caduta del Secondo Impero nel 1870, del principe Richard di Metternich, ambasciatore austriaco a Parigi, che collaborò con Nigra per la fuga dell’imperatrice, del principe Giuseppe Primoli, incaricato dalla sovrana di acquisire notizie sulla salute del Nigra e di Franceschini Pietri, segretario della stessa. Tutti spunti originali e autentici apprezzati dalla qualificata platea che in chiusura di serata ha tributato un caloroso applauso ai tre relatori.