CUORGNE’ - La città di Cuorgnè omaggia il pittore Lino Grignolio. Venerdì 1 dicembre alla Galleria d’arte moderna e contemporanea del Canavese, nella Manifattura di Cuorgnè, è stata inaugurata, alla presenza del sindaco, Giovanna Cresto, degli amministratori comunali, e del consigliere regionale, Mauro Fava, una mostra antologica dedicata all’artista.
La personale, organizzata da Cesma, Galleria d’arte moderna e contemporanea del Canavese e Comune, è allestita grazie alle persone che hanno messo a disposizione le loro opere e a coloro che, con il sostegno dell'amministrazione, hanno lavorato affinché tutto ciò fosse possibile: Pino Ferlito, Giovanni Bertotti, Diego Rolando Perino, Mauro Michelotti e Marco Cima. Una trentina le creazioni in esposizione, quadri soprattutto ma anche sculture, e poi i mitici “ferri del mestiere”, cavalletti, colori, con i quali Lino Grignolio, «viveva coraggiosamente della sua pittura… amando la sua condizione di pittore e di scultore con un antico sentimento artigiano dato che si costruiva da sé cavalletti e le cornici», come scrisse Celeste Scavini. Proprio quel Scavini che lo definì «pittore del giovedì», perché l’artista aspettava con ansia il giovedì per salire in pullman in montagna, scegliere un angolo suggestivo e metterlo su tela «en plein air».
«C'era una volta, tanti anni fa, un giovane cuorgnatese che amava l'arte e la pittura. Viveva insieme alla madre in una piccola casa in via Rivassola ed era ben voluto da tutti, nonostante il carattere timido e introverso. Le sue opere suscitarono persino l'interesse del grande maestro Felice Casorati, che lo incoraggiò a proseguire gli studi – si legge nella presentazione postata dal Comune sui social - Una spiccata sensibilità, un grande amore per i paesaggi canavesani e la montagna, ma anche un'esistenza segnata da un sottile "mal di vivere" e dalle ristrettezze economiche. E così, a soli 46 anni, una grave patologia, unita alla denutrizione, pose fine alla sua vita. Perché questa storia purtroppo, non si conclude con il rincuorante "e vissero tutti felici e contenti ".
Ma non per questo è meno meritevole di essere raccontata. Il suo protagonista è Lino Grignolio ed i suoi dipinti ancor oggi sono conservati nelle case di tanti cuorgnatesi, e non solo, che non l'hanno dimenticato. Pertanto, anche se ormai non è più possibile riscrivere il finale della storia, la Città di Cuorgnè, a 50 anni esatti dalla sua morte, vuole rendere omaggio a Lino Grignolio. Un omaggio all'uomo e all'artista, attraverso i ricordi che scaturiscono dalle sue opere e dai racconti dei tanti cuorgnatesi che lo conobbero. Perché la storia di una città passa attraverso la memoria dei suoi cittadini». La mostra resterà aperta fino al 30 gennaio 2024, negli orari del Museo. In occasione di «Expo… è quasi Natale», in programma sabato 2 e domenica 3 dicembre, saranno aperti, ad ingresso gratuito, il Museo Archeologico del Canavese e la Galleria d’arte moderna, dando così la possibilità al pubblico di visitare l’area museale e proprio la mostra antologica allestita in ricordo del pittore cuorgnatese Lino Grignolio.