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FAVRIA - Favria è tutta imbandierata, l’atmosfera dell’attesa della festa del Centenario, nei primi giorni di ottobre è palpabile nell’aria, con i negozi tutti addobbati, vari striscioni di accoglienza e una miriade di bandiere tricolori. Su uno striscione troneggia la scritta «benvenuti Alpini» e nel cortile vicino alla storica sede un grande striscione ricorda il centenario. 

Il 6 ottobre 2024 a Favria si è svolta la manifestazione conclusiva del centenario del Gruppo Alpini Favriesi a conclusione delle svariate iniziative, iniziate a maggio con il pellegrinaggio al Sacro monte di Belmonte, come era usanza una volta per chiedere aiuto alla Madonna per la campagna, regalando la cera per le candele come da tradizione. Le manifestazioni sono poi proseguite il 2 giugno con la celebrazione della festa della Repubblica coinvolgendo gli alunni delle scuole di Favria. Infine le tre serate iniziate a fine settembre, sabato 28 settembre uno spettacolo musicale con cori e filarmonica e attori dilettanti, dal titolo: Siamo Alpini, che hanno narrato al pubblico la storia degli Alpini dalla nascita, le due guerre mondiali e quanto fanno per le popolazioni colpite da calamità naturali. Venerdì 4 ottobre il bellissimo spettacolo musicale del Rotary Club di Ciriè e Valli di Lanzo con il concerto della Special orchestra, perché lo spirito Alpino vuole dire anche inclusività, e sabato 5 ottobre, lo spettacolo teatrale-comico “Cosa ci tocca favare” con Anna Chiadò e Giancarlo Moia.

A Favria in questi mesi si è respirato molto di più lo spirito Alpino che questo gruppo diffondono nella società lo spirito di fratellanza e solidarietà. E’ doveroso ricordare che a  distanza di pochi chilometri altre due Comunità hanno festeggiato i centenari dei Gruppi Alpini, oltre a Favria, Oglianico e Rivarolo Canavese, e credetemi sfilare per i paesi non con una ritualità vuota e fuori dal tempo, ma una testimonianza di quella generosità disinteressata, quella propensione all’impegno civile gratuito, che li hanno fatti amare da generazioni di italiani e che, ancora oggi, li rende subito riconoscibili alle popolazioni alle quali portano aiuto. Grazie Alpini per quello che fate e farete e grazie di esistere. W gli alpini, W la Veja. (Giorgio Cortese, Alpino).