FELETTO - Il paese rend eomaggio ai suoi donatori di sangue. Si è conclusa con un chiassoso ed allegro pranzo al «Monnalisa» di San Giorgio Canavese, la festa sociale della Fidas di Feletto. La manifestazione si è tenuta domenica mattina 20 ottobre ed è iniziata con la Santa Messa, in memoria dei donatori defunti, alla presenza di molti confratelli e di parecchie autorità. Il parroco, don Stefano Teisa, nell'omelia, ringraziando tutti i presenti, ha ricordato la cristianità della donazione del sangue. Nonostante la pioggia battente, la giornata è proseguita con l'omaggio al «Cippo» dei donatori «andati avanti».
I partecipanti all'iniziativa si sono quindi ritrovati nel salone consiliare per il saluto del sindaco Maria Cristina Fencro, del presidente Federico Giordano, del responsabile di zona Antonio Grosso. Grandi applausi ai 30 donatori premiati con un sottofondo di velata commozione, in particolare per Alan Audo Giannotti. Per lui è arrivata la prima medaglia d'oro. Un riconoscimento importante, visto che è «figlio d'arte», considerato che il padre Giovanni e la madre Giuliana Manavella sono medaglia d'oro da tempo. Tra i premiati, la menzione d'onore va a Fauso Morutto, già «Medaglia Rebaudengo», la più alta onoreficienza Fidas. A lui, che ricopre il ruolo di segretario-cassiere del sodalizio, è stata consegnata la sesta medaglia d'oro.