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FORNO CANAVESE - Niente fondi per Rebecca dalla giornata solidale dello scorso 27 settembre 2024 a Forno Canavese, culminata con il concerto dei Nomadi. L'associazione onlus «Noi ci siamo» ha pubblicato il bilancio dell'evento che, purtroppo, ha fatto registrare un passivo di 633 euro. I numeri confermano entrate per 42.878,94 euro ed uscite per 43.511,98. «Siamo dispiaciuti per la scarsa affluenza di pubblico: 1348 spettatori di cui 1003 paganti - spiegano dall'associazione - noi ci siamo impegnati al massimo e vogliamo ringraziare le amministrazioni Comunali di Forno, Rivara e Favria, la Croce Bianca del Canavese, la Protezione Civile, le aziende che hanno aderito alla nostra iniziativa e tutte le associazioni di Forno e non per il supporto che ci hanno dato durante tutta l'organizzazione dell'evento». Purtroppo non è bastato per portare a casa i fondi destinati a Rebecca. 

Qualche leone da tastiera si è permesso di criticare l'operato dell'associazione. A loro ha risposto direttamente Gigi Querio, responsabile dell'organizzazione. «Ho letto alcuni commenti in cui si critica l'operato dell'associazione (noi siamo sempre per le critiche costruttive) eccoci a spiegare alcuni punti: 1) per legge si deve dare libero accesso alle manifestazioni alle persone disabili, nel nostro caso sono state 51. 2) Libero accesso ai bimbi minori di 12 anni, nel nostro caso 61. 3) Come da contratto con le Edizioni musicali I Nomadi, 50 biglietti omaggio alla produzione. Per questi 3 punti la somma porta a 162 biglietti omaggio. Per raggiungere i 345 biglietti che tanto scalpore hanno alimentato, rimangono 183 biglietti dati in omaggio, che se venduti portavano in cassa la somma di 5.490 euro. Ora, conti alla mano, i paganti sono stati 1003 per un totale di 30.090 euro e l'incasso è stato di 42.511,94 euro, quindi con una differenza positiva rispetto ai biglietti venduti di 12.788,94 euro. Lascio a voi immaginare a chi sono stati donati questi 183 biglietti. In questi ultimi tre anni abbiamo donato tre auto nuove attrezzate per trasporto carrozzina disabili ad altrettante famiglie del territorio, a Castellamonte, San Giusto Canavese e Rocca. In più abbiamo contribuito in forma sostanziosa alla realizzazione del campetto da calcio dell'oratorio di Rivara con una donazione in denaro e la fornitura delle porte e reti. Donato una carrozzina ad una signora disabile di Chieri, da tre anni a Natale doniamo borse con generi di prima necessità alimentare alle famiglie che ci vengono segnalate dai Comuni e da ottobre 2023 abbiamo raccolto denaro per "Insieme X Rebecca" già consegnato alla famiglia della ragazza. Quindi, stando ai risultati ottenuti, pensiamo che il nostro operato sia decisamente positivo».

Sulla vicenda è intervenuti con un post anche il papà di Rebecca, Fabrizio Caligiuri: «L'ultimo anno è stato molto difficile per Rebecca e per la nostra famiglia: come tutti sapete siamo stati costretti a proseguire le cure mediche di Rebecca negli Usa, paese che, seppur con tantissime contraddizioni, vanta una sanità eccellente. Ovviamente i costi sono e saranno importanti, da qui la necessità di chiedere "aiuto" a Gigi e alla sua Associazione, per i quali possiamo spendere solo ottime parole. Il Canavese (e non solo) si è dimostrato molto generoso nel sostenere la nostra causa; ad inizio raccolta fondi, infatti, abbiamo avuto un aiuto concreto che ci ha consentito di proseguire con le visite e gli accertamenti all'attenzione dei migliori specialisti italiani che purtroppo non sono stati sufficienti per inquadrare il complesso caso clinico di Rebecca. Siamo anche riusciti a prendere i primi contatti con gli specialisti americani che tuttora seguono Rebecca. Da quel momento in avanti i costi sono stati e continuano ad essere esclusivamente a carico nostro, come d'altronde è stato dal 2015, anno in cui Rebecca ha manifestato i primi sintomi. A causa del prolungarsi della permanenza negli Usa per seguire l'iter diagnostico/terapeutico, Alessia, Rebecca e Matteo hanno dovuto fare rientro in Italia per ottenere il visto specifico per cure mediche, aspetto non di facile risoluzione. Come se non bastasse abbiamo avuto importanti problemi di salute di mia suocera, solo parzialmente risolti. La concomitanza di queste problematiche ci ha impedito di presenziare ai vari eventi organizzati dall'associazione, compreso il concerto dei Nomadi. Questa è la risposta a chi, sicuramente in buona fede, si sarà chiesto: "ma la famiglia dov'è?". Detto questo, il concerto dei Nomadi è stato organizzato con le migliori intenzioni e con l'intento di ricavare un "utile" da donare a Rebecca e alla nostra famiglia: purtroppo il risultato non è stato quello sperato, ma non è sicuramente imputabile all'operato di Gigi, della sua Associazione, del Comune di Forno Canavese e di tutte le figure coinvolte nell'organizzazione dell'evento». 

A fine anno, comunque, terminerà la raccolta fondi "Insieme per Rebecca" tramite l'Associazione Noi ci siamo Onlus: «Riteniamo doveroso che Gigi dia visibilità e disponibilità ad altre cause che, come la nostra, hanno il diritto di essere sostenute - sottolinea il papà di Rebecca - stiamo valutando di fondare un'associazione specifica ed esclusiva per Rebecca, seguiranno aggiornamenti. Grazie per tutto ciò che avete fatto per Rebecca e per la nostra famiglia: la strada è ancora lunga e in salita, ma sicuramente siamo determinati ad andare avanti per ridare a Rebecca la vita "normale" che una ragazza di 18 anni dovrebbe avere».