IVREA - Sono stati presentati nel tardo pomeriggio di giovedì 16 novembre in Sala Dorata i personaggi maschili dell’edizione 2024 dello Storico Carnevale di Ivrea: Alberto Bossino, Cittadino Designato, Piero Giuseppe Groia, Magnifico Podestà, ed Erino Mignone, Sostituto del Gran Cancelliere. Come da tradizione, questo appuntamento segna il via ufficiale della manifestazione risvegliando profonde emozioni in tutta la popolazione. Da oggi fino al 6 gennaio l’attesa e l’entusiasmo saranno in crescendo ovunque in quello spirito di condivisione e partecipazione che caratterizza l’intero evento. Padroni di casa il sindaco Matteo Chiantore, al suo primo Carnevale in questa veste, e il CdA della Fondazione al completo: il presidente Alberto Alma, la vice-presidente Emilia Sabolo con i tre consiglieri Gian Piero Frigo, Franco Rosso e Fabio Vaccarono.
«La nomina dei Personaggi Maschili è il primo passo ufficiale del Carnevale 2024 – commenta Gian Piero Frigo, responsabile storico artistico della manifestazione. Un Carnevale che si apre nella logica della continuità con l’apporto dato dal Sostituto Gran Cancelliere, al suo terzo anno in questa veste, e dal Podestà a ricoprire il ruolo per il secondo anno, cui si aggiungono l’esperienza e l’entusiasmo del Cittadino Designato che sarà il capo della Festa. I Personaggi maschili rappresentano la sostanza e il corpo di questo evento, ne rappresentano la parte storica, quella più tradizionale – nel senso che sono interpreti e portatori della Tradizione. Quella tradizione che si rinnova ogni anno e che fa da ponte tra passato e futuro. A loro, alle Componenti, all’ Amministrazione Comunale e tutti coloro che collaboreranno con passione e dedizione al perpetuarsi e rinnovarsi di questa manifestazione un augurio da parte di tutta la Fondazione di un buon lavoro e buon Carnevale».
Entra così nel vivo la liturgia dello Storico Carnevale che inizierà come da tradizione il 6 gennaio con la prima uscita di Pifferi e Tamburi e vivrà i suoi giorni clou da giovedì 8 a martedì 13 febbraio 2024.
Cittadino Designato
Capo della festa, il Generale entra in carica il 6 gennaio di ogni anno quando riceve dall’interprete dell’edizione precedente la feluca e la sciabola. Il Giovedì Grasso otterrà dal Sindaco, nella cerimonia del Passaggio dei Poteri, la fascia di primo cittadino insieme agli oneri del controllo dell’ordine pubblico.
Eporediese, 49 anni, Alberto Bossino è padre di Ludovica e Camilla di 15 e 11 anni. Referente del Customer Care di AEG Coop ed editore de Il Piffero, ha nel sangue due grandi passioni: lo sport in tutte le sue sfaccettature e il Carnevale. Giocatore di pallavolo per oltre 20 anni, oggi si dedica al beach volley e al tennis con costanza. Ma lo sport non è solo quello giocato, lo sport è anche condivisione e partecipazione. Bossino da anni dedica parte del suo tempo ad enti ed associazioni in questo ambito: è vice-Presidente della Societa? Canottieri Sirio e membro dell’Associazione Quelli di Via Filadelfia che si occupa di beneficenza e conservazione della memoria storica del tifo bianconero - la Juventus è un altro suo grande amore - ed è tra coloro che di recente stanno promuovendo il Disc Golf in Ivrea e in Canavese. E' stato inoltre membro del Comitato di Tappa del Giro d’Italia in Ivrea e addetto stampa di Canavese Volley negli anni della recente Serie B. Altrettanto lungo e significativo il suo cursus carnascialesco: Principe (1996) e Prefetto (1997) del Soas; Senatore e Scorpione d’Oro del Soas, Vassallo del Maximus Ordo Torricinorum di Urbino; Arancere dell’Asso di Picche (Picche d’Oro) - «Gruppo Agonia»; per due giorni Cacciatore ne La Scorta della Mugnaia negli anni 2011 e 2012; è inoltre membro de La Cena Cantata e della Confraternita «Cuj d'l Gastronomico». Nel 2007 ha preso parte alla cerimonia As Pianta 'l Pich ed è stato Toniotto nel 2009. Ludovica e Camilla sono state Damine rispettivamente nel 2017 con Domenica Venditti Della Bonzana e nel 2023 con Elena Bergamini Bardus.
«Credo sia un dovere morale contribuire ad alimentare i sogni dei bimbi di Ivrea: per questo motivo - lo vedo attraverso gli occhi delle mie figlie - dinnanzi a tale Chiamata ritengo non potessi esimermi. Ci credo fermamente. Perciò mi ritrovo oggi con emozione e gratitudine a ricoprire questo importante ruolo. Basti pensare al vuoto di quei due anni di Covid: si correva il rischio che i più piccoli si abituassero a rimanere senza Carnevale che è Tradizione e condivisione. E' con questo spirito che affronterò i prossimi mesi: lo faccio in prima battuta per i bambini, anello di congiunzione tra passato e futuro, quella generazione futura che sarà erede ed interprete del Carnevale di domani. Uniti intorno a loro diventa ancora più facile ritrovarsi e unirsi e ad essere così pronti a nuovi scenari pensando ad un Carnevale anche più sostenibile. Un ultimo appello è per il forte senso di responsabilità nel vivere la Festa in modo genuino e sano, consapevoli che esiste un popolo che si prodiga e vigilia dietro le quinte affinché tutto si svolga per il meglio».
Sostituto del Gran Cancelliere
Abito di velluto nero, parrucca bianca a cannoni con codino sotto il tricorno, bianchi gilet e camicia con jabot e polsi in pizzo, calzoni al ginocchio su calze bianche: il Sostituto, a fianco del Generale e dello Stato Maggiore, è sempre presente ad ogni atto ufficiale per poterne dare precisa testimonianza. Cavalca portando con sé una copia del Libro dei Verbali.
48 anni, nato nel quartiere di San Grato e oggi residente a Chiaverano, sposato con Simona e padre di Linda, Samuele e Tommaso, fotografo professionista: Erino Mignone torna con per il terzo anno consecutivo con stile e voce inconfondibili a vestire i panni del Sostituto Gran Cancelliere. In passato ha vissuto il Carnevale prima come arancere a piedi con gli Asso di Picche e successivamente sui carri. Negli ultimi anni si è dedicato a raccontare la Festa attraverso le sue fotografie soffermandosi non solo sulla Battaglia ma anche sul Corteo Storico costruendo un vasto archivio di momenti, persone, sguardi, gesti, attimi che costituiscono lo Storico Carnevale.
«Terzo Carnevale ma le emozioni sono identiche alla prima volta: un ruolo che interpreto con più consapevolezza ed altrettanta responsabilità. Senza memoria non c'è futuro. Il Sostituto del Gran Cancelliere è il testimone del presente e il tramite attraverso il quale donare memoria attraverso la scrittura dei Verbali. Un rito, quello di cui mi rendo interprete, per lasciare alle generazioni future la fotografia di ogni edizione; il racconto di come viviamo la Festa attraverso Cerimonie, avvenimenti e sfumature nel solco e nel rispetto della tradizione tramandataci dalla storia e dalle generazioni passate».
Podestà
Supremo capo del governo del Comune, il Magnifico Podestà veniva nominato, sin dal XIV secolo, dai Credendari, i consiglieri comunali dell’epoca, ed era responsabile dell’amministrazione e della giustizia. Scelto al di fuori del Comune per garantire la sua imparzialità, il Podestà quando entrava in carica, dopo aver giurato sul libro degli Statuti, andava a prelevare con un apposito martello conservato presso il municipio cittadino, un sasso tra i ruderi del Castellazzo e lo gettava in Dora in spregio al Marchese del Monferrato. La cerimonia si ripete ogni anno, al mattino della domenica di Carnevale. Da alcuni anni è stata anche ripresa l’antica tradizione dell’offerta dei ceri da parte della città, rappresentata dal Podestà, al Vescovo. Quest’ultima si svolge in forma solenne nel giorno dell’Epifania in Duomo alle ore 16.
Eporediese doc, classe 1956, sposato con Nives e padre di Francesca e Marta, Piero Giuseppe Groia vestirà i panni del magnifico Podestà. In pensione da un anno, si è sempre occupato di sicurezza sul lavoro e ambienti di vita. Grandissimo sportivo, ha giocato a rugby dedicandosi poi totalmente alla grande passione per la montagna arrampicando, sciando e gestendo, in gioventù, due rifugi sul massiccio del Monte Bianco. Istruttore di sci alpinismo regionale e vice-presidente e tesoriere presso la Sezione del CAI di Ivrea ha poi affiancato a queste attività anche un’altra sua grande passione, il tiro con l’arco, del quale è Istruttore di II livello della Federazione Italiana.
Lavoro e tempo libero si sono sempre intrecciati con il Carnevale. Fin da bambino andava con la nonna a vedere il Giro e la Battaglia. Dal 1973 inizia a tirare le arance prima a piedi e poi, dal 1986, sui carri. Il 1994 segna il suo ingresso nello Stato Maggiore dove ha militato, salvo due interruzioni per fare il palafreniere alle figlie Abbà, fino al 2010 anno in cui si è occupato dell’organizzazione del Corteo Storico. Anche il passaggio lavorativo alle dipendenze di Scs, dovendo provvedere al coordinamento della pulizia di Ivrea dopo i giorni di Battaglia, lo lega in qualche modo al Carnevale e nonostante questi impegni continua a vivere il Carnevale con gli Armigeri del Podestà.
«Dopo la ripartenza dello scorso anno che ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il Popolo del Carnevale è sempre pronto ad onorare la sua Festa, ci ritroviamo con la consapevolezza che è grazie alla coesione e alla collaborazione di tutte le forze che vivono e organizzano il Carnevale che si può superare ogni avversità. Diventa perciò auspicabile che tutte le Componenti del Carnevale, solidali e organizzate tra loro, possano essere strumento di fattiva ispirazione e collaborazione per i responsabili della Fondazione. Il Carnevale è di tutti coloro che lo vogliono e lo aspettano ogni anno e ne vivono gli oneri e gli onori con immutata passione; questa è la forza del Popolo del Carnevale».