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IVREA - Cresce febbrile l'attesa, a Ivrea e non solo, per conoscere il volto e il mome della Vezzosa Mugnaia 2024 dello Storico Carnevale eporediese. Questa sera alle 21 la proclamazione dal balcone del municipio, uno dei momenti più importanti della manifestazione che richiama in piazza tutti gli anni migliaia di persone, pronte a sfidare qualunque condizione meteo pur di assistere alla significativa cerimonia. Non ci saranno i fuochi d'artificio che, a causa della pioggia, sono stati posticipati a domani ore 22.

Ma quanto costa vestire i panni del personaggio più iconico della grande festa di Ivrea? In questi giorni il dibattito è tornato d'attualità (come fa un po' tutti gli anni) anche se numeri ufficiali, giustamente, non ne esistono. Di certo c'è che per muovere un investimento di questa portata, sia che si tratti di Violetta che di altri personaggi della festa, serve anche una buona (buonissima) dose di passione. 

Per indossare i panni della Mugnaia, di fatto, servono tra i 25 e i 30 mila euro. La cifra comprende il vestito, l'acquisto di mimose e caramelle da lanciare dal Cocchio durante le sfilate. Ma anche cene e offerte benefiche che, per tradizione, la Mugnaia ha il dovere di sostenere. Per impersonare il Generale, invece, sempre secondo le cifre non ufficiali, si spendono circa 15 mila euro, comprensini dell'affitto del cavallo che farà coppia fissa per quasi tutta la manifestazione.

La leggenda
Simbolo di libertà, la Mugnaia rappresenta la figura più importante dello Storico Carnevale di Ivrea. Figlia di un mugnaio e novella moglie di Toniotto, diede il via alla rivolta popolare uccidendo il malvisto signore della città, che non solo vessava gli abitanti di Eporedia, ma esigeva anche di trascorrere la prima notte di nozze con le spose, secondo la pratica dello ius primae noctis. Violetta, questo il nome della fanciulla, promise allo sposo che si sarebbe opposta a questa usanza e così durante la notte, grazie a un pugnale che aveva nascosto tra le vesti, tagliò la testa al marchese e affacciatasi dal castello la mostrò al popolo eporediese, scatenando l’insurrezione.

La storia
Ambientata nell’alto Medioevo, la leggenda legata a Violetta richiama probabilmente una rivolta legata all’introduzione di una tassa sul macinato: all’epoca infatti, la lavorazione del grano attraverso mulini natanti era molto diffusa nella zona della Dora Baltea.

Il segreto della Mugnaia e la proclamazione
Eletta ogni anno a partire dal 1858, anno in cui venne introdotto il personaggio, la sua identità è tenuta nascosta sino alla sera del sabato di Carnevale, quando viene presentata alla cittadinanza dal balcone del municipio. Benché il suo nome sia Violetta, in città sentirete più spesso parlare di lei come della “Vezzosa Mugnaia” o della “Signora”. Anima della città e del Carnevale, chi ha avuto il privilegio di essere nominata Mugnaia, lo sarà per sempre per tutti gli eporediesi. Accompagnata dal Generale, dalla sua Scorta e dagli altri personaggi del Corteo Storico, la Mugnaia guida la sfilata attraverso il centro della città nella sua prima uscita a piedi e poi a bordo del cocchio dorato.