IVREA - Applausi a scena aperta per la Fanfara del 4° reggimento carabinieri a cavallo che ieri si è esibita ad Ivrea per la festa patronale di San Savino. Una presenza apprezzata dal folto pubblico, quella della fanfara, che ha suonato l'inno di Mameli in piazza di Città dopo aver incontrato il sindaco Matteo Chiantore e il vescovo monsignor Edoardo Cerrato (nel video). Qualche attimo di apprensione, sempre in piazza, alla partenza del corteo, quando un cavallo è scivolato sul porfido: per fortuna nessuna conseguenza nè per il bellissimo quattro zampe nè per il cavaliere. La sfilata è quindi proseguita regolarmente tra gli applausi dei presenti.
La storia della Fanfara trova le sue origini nel carosello a cavallo dell'Arma dei Carabinieri: il Carosello del 3 maggio 1883, evento organizzato in occasione delle nozze tra Tommaso di Savoia ed Isabella di Baviera, che si svolse a Roma nello stesso incantevole scenario che attualmente fa da cornice al Carosello dei Carabinieri, piazza di Siena. Nel mezzo secolo trascorso dalla sua prima edizione, il Carosello ha di continuo aggiornato e perfezionato le sue figurazioni, non solamente perché ad ogni sua esibizione si confermi e si accresca il prestigio del grado di addestramento raggiunto dai carabinieri a cavallo, ma anche perché sul loro Reggimento incombe l'onere di rappresentare e continuare l'orgogliosa tradizione della Cavalleria italiana.
In questo contesto, ovviamente, la presenza della Fanfara del 4° reggimento ben si è inserita nelle celebrazioni di San Savino che rinsaldano, ogni anno, il legame storico tra la città e i cavalli. Tanta curiosità anche per la mascotte Briciola, il cagnolino che apre la sfilata e segue il reparto a cavallo: «meticcia, soprattutto è brava, intelligente e fedele all’Arma alla quale, come vuole la tradizione dell’Arma stessa, è stata donata». La si vede nitidamente anche nel video mentre «prende posto» alla testa della Fanfara per l'esecuzione dell'inno d'Italia.