IVREA - In un’epoca dominata da schermi touch e tecnologie digitali, l’Istituto Comprensivo «Principe Amedeo» di Gaeta, in provincia di Latina, ha scelto di riscoprire il fascino della macchina per scrivere grazie al progetto «Metti la Olivetti sul banco». Un'iniziativa che ha visto protagonisti 14 studenti della scuola secondaria di primo grado, impegnati in un percorso formativo fuori dagli schemi tradizionali.
L’idea nasce dalla collaborazione tra il collezionista Enrico Sbandi e la dirigente scolastica Rosaria Perillo, con il supporto della docente di lettere Manuela Garau. L’obiettivo è ambizioso: stimolare la creatività, migliorare l’apprendimento e ridurre la dipendenza dagli smartphone.
Il progetto, articolato in venti ore di lezione tra febbraio e aprile, ha già mostrato risultati promettenti. Gli studenti hanno sviluppato una maggiore indipendenza nella scrittura, migliorando il loro vocabolario, la comprensione del testo e l’ortografia. L’assenza della funzione di correzione automatica li ha portati a prestare maggiore attenzione ai dettagli, mentre la necessità di digitare con più forza ha contribuito a rafforzare la concentrazione e la memoria.
Oltre agli aspetti pratici, il progetto esplora anche la storia dell'Olivetti e il ruolo della macchina da scrivere nella società, inclusa la sua importanza nel mondo del giornalismo e nel percorso di emancipazione femminile. Un’esperienza che dimostra come il passato possa ancora offrire strumenti preziosi per la formazione dei cittadini del futuro.