IVREA - Arrivano le celebrazioni per il centenario della nascita di Mario Tchou, che si svolgeranno il 26 giugno a Roma alla Camera dei deputati e il 29 giugno a Ivrea nella sede del Museo – Laboratorio Tecnologic@mente. Il culmine delle attività è in calendario sabato 29 giugno ad Ivrea con la cerimonia di scoprimento della Targa dedicata a Mario Tchou, il primo tangibile riconoscimento del nostro Paese al genio italo-cinese, che ha perso la vita in un incidente stradale a Santhià il 9 novembre 1961, alla giovane età di 37 anni.
La storia è nota. Mario Tchou, ingegnere e fisico, figlio di un diplomatico cinese, nel 1954 viene convinto da Adriano Olivetti a rinunciare al prestigioso incarico presso la Columbia University di New York per recarsi ad Ivrea con l’obiettivo di dirigere il progetto di un calcolatore elettronico italiano. Nel 1959 Tchou, con il sostegno di Roberto Olivetti, porta a compimento l’Olivetti Elea 9003, uno dei primissimi elaboratori elettronici al mondo completamente a transistor (design di Ettore Sottsass).
Il 9 novembre 1961 Mario Tchou, diretto ad Ivrea per presentare ai vertici dell’azienda il piano per un nuovo calcolatore, perde la vita in un incidente d’auto. Grazie al genio e alla vision di Adriano Olivetti e Mario Tchou e al contributo dei tecnici e degli operai del Laboratorio di Ricerche Elettroniche Olivetti, l’Italia – agli albori degli anni '60 – conquista un ruolo di primato mondiale nelle tecnologie di frontiera.