IVREA - Si è chiusa sul filo dell'integrazione di filiera e l'apertura all'intera comunità del vino la quarta edizione di «Rewine Canavese», andato in scena lo scorso weekend. Organizzato dai Giovani Vignaioli Canavesani e sotto la guida del nuovo direttore artistico Nello Gatti, l'evento ha sviluppato un ciclo di appuntamenti e attività che hanno reso per tre giorni Ivrea capitale del confronto e del vino in Italia.
Dalla visita a Carema con focus sulla produzione dei suoi iconici vini a base Nebbiolo, alla masterclass sul vitigno Erbaluce, fino al talk organizzato da Guala Closures e gli Svitati per confrontare e analizzare le differenze sulle varie chiusure del vino. Il tutto racchiuso nel claim di quest'edizione, «spirito artigianale e cultura collettiva: uno sguardo verso il futuro», affrontato e discusso nel convegno della serata di sabato in cui, sotto la conduzione di Marco Peroni, hanno preso parte alla tavola rotonda Riccardo Boggio, Gaspare Buscemi, Alberto Alma,Laura Donadoni, Daniele Lucca, anticipando l'attesissimo intervento di Oscar Farinetti che ha letteralmente rapito il pubblico con le sue «10 mosse per affrontare il futuro».
La giornata di domenica, invece, è stato dedicata ai banchi d'assaggio, ospitati alle iconiche Officine H di Ivrea. «Nel segno dell'attaccamento al territorio e fortemente convinti della nuova direzione da intraprendere - commenta Gualtiero Onore, vicepresidente dell'associazione - oggi la sfida che vogliamo raccogliere è quella di far rivivere quei luoghi anche grazie al contributo che la comunità del vino e più concretamente la nostra associazione può veicolare per il territorio».
«Una quarta edizione riuscitissima che aumenta la consapevolezza di questo gruppo e del territorio in generale, sia dal punto di vista professionale che umano. Per quanto riguarda la domenica, numeri in linea con le aspettative con relativo aumento delle partecipazioni e della qualità degli avventori, con persone curiose e preparate pronte a scoprire i vini del Canavese, non più una realtà minore e di contorno, ma una delle aree più interessanti ed in crescita a livello nazionale".
Rewine chiude quindi il sipario su Ivrea ma è già pronta ad annunciare le prossime iniziative, come sostenuto da Nello Gatti, new entry dell'organizzazione: «Questo non è che l'inizio di un dialogo che vuole connettere il territorio alla società e la comunità locale a quella metropolitana. Siamo già al lavoro per la prossima edizione ma prima di riaprire le porte di casa, vogliamo sostenere il dialogo e il coraggio di questi giovani vignaioli nelle principali manifestazioni e piazze d'Italia. Il futuro del territorio parte da qui» (le foto sono a cura di Federico Aimar).