IVREA - Se nella «perfida Albione» si discute delle questioni familiari della Casa reali di Winsdor, con il principe Harry che ha portato in tribunale i tabloid, anche in Canavese c’è un «Game of Thrones». Si tratta di un trono, che, a differenza di quello britannico, non esiste più, ma continua a far molto parlare di sé. Stiamo, ovviamente, parlando dei Savoia.
E’ di queste ore la notizia che Emanuele Filiberto di Savoia abdicherà in favore della figlia Vittoria. La 19enne futura erede del titolo di regina d’Italia porta con sé anche il titolo di marchesa d’Ivrea oltre che di principessa di Carignano. Ad inserirla nella linea di successione era stato nel 2020 il nonno annunciando il radicale cambiamento delle leggi che seguivano la discendenza diretta per grado. Applicando la regola della primogenitura assoluta, l'erede della dinastia era diventata la giovanissima Vittoria, allora sedicenne.
Dopo mille anni ora l’Italia avrà una donna erede al trono (che però non c'è più): la Marchesa d’Ivrea, nominata anche Dama di Gran Croce, decorata del Gran Cordone, dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Questo perché Emanuele Filiberto ha preannunciato ai media «che mia figlia farà meglio di me. È stato mio padre a prendere questa decisione che io trovo molto giusta e moderna. La legge Salica (quella che concede la corona ai soli figli maschi) è depassè, in Europa tra poco ci saranno più regine che re».