CANAVESE - 10 scuole primarie, 15 classi, per un totale di 270 bambini: questi i numeri dell’edizione canavesana dell’iniziativa “Eureka! Funziona!”, un progetto di orientamento promosso da Federmeccanica, in accordo con il Miur, destinato ai bambini del terzo, quarto e quinto anno della scuola primaria e in Canavese realizzato con il supporto del Gruppo Aziende Metalmeccaniche e Manifatturiere (GAM) di Confindustria Canavese. All’iniziativa hanno aderito le scuole primarie di Agliè, Bairo, Colleretto Castelnuovo, Ivrea, Lessolo, Montalto Dora, Piverone, Spineto, San Giusto Canavese, Strambino.
L’idea, giunta quest'anno alla undicesima edizione, nasce da una sperimentazione iniziata nel 2003 nelle scuole primarie finlandesi. Si tratta di una gara di costruzioni tecnologiche, nella quale i bambini hanno il compito di ideare, progettare e costruire un vero e proprio giocattolo. Gli alunni partecipanti sono divisi in gruppi, in modo da incentivare la cooperazione, il lavoro in team, la suddivisione di compiti e ruoli. Eureka! Funziona! mira a sviluppare, sin dalla scuola primaria, le attività di orientamento alla cultura tecnica e scientifica. I bambini partecipanti sono introdotti al mondo del saper fare e vengono messi nella condizione di apprendere attraverso il "cooperative learning" e il "learning by doing", metodologie didattiche che consentono agli studenti di acquisire conoscenze e competenze tramite la condivisione e l'esecuzione di azioni pratiche.
Il tema dell’edizione 2023 è stato la "Pneumatica": ai bambini, divisi in gruppi, è stato consegnato un kit composto da materiali diversi (cannucce, tubicini, siringhe, elastici, fili, asticelle di legno, ecc,) con i quali dovevano costruire un giocattolo in grado di muoversi. Successivamente un’apposita Giuria, formata da imprenditori del Gruppo GAM, ha visitato le scuole che hanno partecipato al progetto e i bambini, a turno, hanno illustrato il funzionamento del giocattolo creato dal proprio gruppo e il percorso fatto sino a giungere al prodotto finale.
Molti i criteri di valutazione presi in considerazione dalla Giuria per poter poi individuare il progetto vincitore: il design del giocattolo (estetica e funzionamento), l’idea (grado di originalità e di creatività del progetto), la presentazione dell’oggetto (abilità di esposizione e coraggio del gruppo), la completezza del diario sull’avanzamento del processo di creazione, l’organizzazione della squadra, la pubblicità del giocattolo. I giurati, inoltre, hanno valutato anche i progetti maggiormente educativi, quelli che sono stati realizzati attraverso un miglior uso di materiale riciclato o attraverso un uso originale della pneumatica.
Tre le squadre vincitrici, una per ciascuna classe scolastica:
classi terze: “La Casa delle bambole”, realizzata dalla scuola primaria di Lessolo (nella foto);
classi quarte: “VNP 2000”, realizzata dalla scuola primaria di Colleretto Castelnuovo;
classi quinte: “Monster Ball”, realizzato dalla scuola primaria di Bairo.
«Eureka! Funziona! si pone l’obiettivo di stimolare nei bambini la capacità di inventare e sperimentare e li avvicina alla scienza e alla tecnica attraverso il gioco. Inoltre, ha un alto valore educativo in quanto il progetto ha un approccio multidisciplinare: sin dalle prime fasi del progetto vengono infatti messe in pratica diverse materie di studio (dal disegno all’italiano, dalla scienza alla matematica) che insieme concorrono a raggiungere la piena realizzazione del prodotto finale», spiega il Presidente del GAM, Alberto Ceresa. «Tutti i bambini coinvolti hanno dato prova di grande fantasia e creatività realizzando giocattoli originali e divertenti. Il progetto è servito anche a fare emergere attitudini e abilità, ha stimolato l’ingegno dei giovani partecipanti e l’attitudine al lavoro di gruppo. Una bella esperienza anche per noi imprenditori che abbiamo potuto offrire alle scuole primarie del territorio un’opportunità di orientamento con la speranza di essere riusciti ad appassionare i bambini alla cultura tecnica e scientifica e consapevoli che tra di loro si nascondono tanti imprenditori del futuro».